SAN BENEDETTO – “Convocarono il Consiglio in seconda chiamata perché non avevano il numero legale. Non è solo una questione tecnica, ma politica”. Rompe il silenzio di questi giorni l’ex consigliere del Pd Loredana Emili e interviene sull’accoglimento del ricorso da parte del Tar.
E l’ex democratica fa un excursus dell’intera vicenda che ha portato ala bocciatura da parte del Tar Marche della delibera del Consiglio comunale dello scorso 30 novembre sugli equilibri di bilancio 2013 e del relativo assestamento, stante la necessità di coprire un buco di ben un milione e mezzo.
“Erano giorni concitati- ricorda il consigliere Emili – la dirigente Talamonti aveva depositato l’assestato di bilancio, tutto era pronto ma il capogruppo del Pd aveva dichiarato che non avrebbe votato alcun aumento di tasse. Da qui l’assemblea della Picenambiente dove fu dato seguito alla nomina dei revisori e subito il rientro del dissenso da parte del capogruppo democratico. Alla vigilia del consiglio comunale la decisione di andare in seconda convocazione perché la maggioranza non aveva i numeri. Si presentò un nuovo ordine del giorno che non era stato affatto discusso. Ora intendono scaricare le responsabilità sui funzionari, in questo caso la segretaria generale, ma è un film già visto all’interno della maggioranza. Il tutto con un atteggiamento accomodante del presidente del consiglio comunale Marco Calvaresi che avrebbe dovuto accogliere la pregiudiziale proposta dal Pdl ma non lo ha fatto, garantendo il centrosinistra ma non l’intero consesso”.
Intanto il Pdl, all’indomani della conferenza stampa dei capigruppo del centrosinistra, afferma: “Se il Tar ha ragione,come ha dichiarato la maggioranza e l’errore è evidente, di cosa parliamo? Ora lo ammettono, ma non sono sempre loro che di fronte ad una pregiudiziale da noi sollevata, che avrebbe sanato l’atto, hanno votato contro? Noi abbiamo svolto il nostro mandato di indirizzo. Ora aspettiamo serenamente l’evolversi della situazione, sarebbe rispettoso verso i cittadini, da parte della maggioranza, assumersi ogni tanto qualche responsabilità, in particolar modo quando queste sono così evidenti”.
Ora si attende il verdetto del ricorso al Consiglio di Stato, intanto martedì il sindaco Gaspari si recherà a Roma per incontrare il sottosegretario del Ministero dell’Interno Boccia e giovedì sarà in Ascoli presso la Prefettura.