di Massimo Falcioni
ASCOLI. La vicenda di Lorenza Roiati finisce anche a “La Zanzara”, con Giuseppe Cruciani che commenta l’episodio della panettiera de ‘L’Assalto ai forni’, che aveva esposto sul suo palazzo e la sua panetteria uno striscione antifascista con la scritta “25 aprile buono come il pane, bello come l’antifascismo”.
“Abbiamo una nuova martire dell’antifascismo: la fornaia di Ascoli”, ha esordito il conduttore. “Alle forze dell’ordine è impedito di chiedere i documenti. Adesso l’identificazione passa per atto fascista e autoritario. E’ incredibile. Questa fornaia dovrebbe ringraziare, perché là davanti c’è la fila. Le minacce non vanno mai bene, per carità di Dio, ma ha avuto solo vantaggi”.
Parole non condivise da David Parenzo: “Ci deve essere un buon motivo per essere identificati. Hanno applicato alla lettera l’invito alla sobrietà del ministro Musumeci e hanno ritenuto in modo improprio che fosse poco sobrio. Una vergogna. In uno Stato democratico l’identificazione avviene in determinati contesti”.