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Stoccaggio gas, l’assessore Traini: «Deprecabile l’ambiguità della Regione sul progetto»

Il delegato di San Benedetto all'Ambiente: «I consiglieri regionali del territorio si esprimano affinché il provvedimento di resistenza venga ritirato»
Pubblicato il 1 Febbraio 2018

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “L’ambiguità della Regione Marche sul progetto dello stoccaggio gas è deprecabile”. Non usa mezzi termini l’assessore sambenedettese all’Ambiente Andrea Traini nel suo attacco all’ente regionale dopo l’opposizione fatta dalla Giunta della Regione Marche contro il ricorso presentato al Tar per l’annullamento del parere ministeriale favorevole alla realizzazione dell’impianto.

Con l’assessore, le voci di tutto il comitato “Ambiente e Salute nel Piceno”, che dopo la pronuncia della Giunta regionale si è mobilitato con la politica locale e provinciale perché il provvedimento di resistenza venga immediatamente ritirato.

“Con la memoria ferma al 2017, la Regione non solo ha manifestato la volontà di difendere gli atti amministrativi necessari alla concessione del deposito gas sul territorio di San Benedetto del Tronto, ma ha assunto il ruolo di strenuo difensore di tutte le questioni che in diritto porterebbero il Tar Marche a respingere il ricorso dei cittadini – ha detto l’assessore -. La Regione avrebbe potuto chiedere e ottenere dal Ministero la revisione della decisione di individuare San Benedetto quale sito per lo stoccaggio del gas a fronte degli eventi sismici che nel 2016 hanno coinvolto il nostro territorio e quelli limitrofi inseriti nel “cratere”. Eventi che, tutt’ora in corso, attestano la inidoneità delle faglie individuate per lo stoccaggio di gas”.

“Il 9 gennaio scorso il Comune di San Benedetto aveva inviato una richiesta al Ministero, a firma del sindaco Pasqualino Piunti e del dirigente di settore Germano Polidori, nella quale si chiedeva di rivedere le decisioni prese – continua l’assessore – per cui come non condividere la posizione del comitato “Ambiente e Salute nel Piceno” che ha definito ipocrita l’atteggiamento della Regione e rivendica, con pieno diritto, che si esprimano nel merito della questione i consiglieri regionali espressione del territorio affinché venga ritirato il provvedimento di resistenza ed opposizione al ricorso”.