SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Una questione ancora aperta. I Cinque Stelle tornano ad accendere i riflettori sullo stoccaggio del gas e sull’ipotesi di realizzazione di una centrale a Porto d’Ascoli, in zona Agraria.
“Abbiamo il sentore che a gennaio il nostro ricorso al Tar verrà bocciato”, ha affermato Peppe Giorgini nell’incontro promosso venerdì sera all’auditorium Tebaldini. “L’aria che tira è quella di non prendere in considerazione i ricorsi fatti dai cittadini. A quel punto la Gas Plus avrà il titolo abilitativo a costruire in pochi mesi. Le armi in nostro possesso sono pochissime. Questo convegno serve a far capire cosa rischia la città, anche a livello turistico. Falconara, negli anni trenta e quaranta, era tra le maggiori località balneari della riviera adriatica, ma dopo la costruzione della raffineria ha visto la sua economia turistica lentamente scomparire”.
Preoccupazioni sostenute anche da Giorgio Fede: “È una vicenda nata tanto tempo fa. Seppur la nostra nazione ha sempre usufruito di impianti tecnologici, noi contestiamo il fatto che si prenda in considerazione per questo progetto la città che ha la più alta densità abitativa delle Marche”. In merito all’interrogazione al ministro Pichetto Fratin presentata dai Verdi, il deputato ha spiegato: “E’ un’iniziativa politica, valuteremo se farla anche noi. Dobbiamo essere consapevoli che questo procedimento amministrativo è partito, anche per via del parere favorevole dato all’epoca dal Comune di San Benedetto per cui nella concretezza è autorizzato”.
Durante il convegno, che ha visto la partecipazione del sindaco Spazzafumo, sono stati mostrati filmati che documentavano i vari incidenti verificatisi nel mondo. “Qualunque sia l’esito del loro ricorso, il nostro iter proseguirà”, ha assicurato Spazzafumo, facendo riferimento al pronunciamento chiesto dal Comune al Consiglio di Stato.