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Spazzafumo: “Sul lungomare ho salvato i soldi dei sambenedettesi. Prendo decisioni impopolari, ma faccio crescere la città”

Il sindaco: "Bisogna avere coraggio. Devi assumerti delle responsabilità per prendere decisioni impopolari che in futuro magari diventeranno popolari. Giudicateci a fine mandato, non adesso"
Pubblicato il 2 Marzo 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Qualcuno continua ad agitare le acque sul lungomare, ma sapete benissimo quali sono le motivazioni per cui ho bloccato il bando”. Antonio Spazzafumo interviene in consiglio comunale e difende la scelta di ritardare il completamento dei lavori sul litorale. “Ho salvato i soldi dei sambenedettesi, c’erano delle criticità importanti. Se per salvare i soldi bisogna ritardare l’intervento di un anno, non è un problema”.

Incalzato dall’opposizione, il primo cittadino fa muro ed elogia la sua squadra, a partire dall’assessore alle finanze Domenico Pellei: “Mi complimento per il bilancio presentato, perché porta la città ad un cambiamento. Siamo stati coraggiosi. Non ci nascondiamo dietro alle occasioni mancate. Abbiamo chiesto dei fondi, come lecito, e abbiamo presentato delle domande per arrivarci. Poi è chiiaro che dobbiamo interloquire con la politica regionale e romana”.

“Contano i risultati”

A contare sono i risultati che porti a casa. Non ho mai detto che l’amministrazione ha fatto tutto da sola, ma abbiamo puntato pesantemente sul recupero di Villa Rambelli e del Comune vecchio, dove era stato siglato un accordo con la Dogana, che avrebbe restaurato l’immobile e lo avrebbe tenuto per quarant’anni. Noi abbiamo voluto fare qualcosa di diverso, puntando alla gestione diretta”.

In tal senso, Spazzafumo evidenzia come, per esposizioni e mostre, siano disponibili attualmente solo la Palazzina Azzurra e il Palazzo Piacentini, al Paese Alto:  “Vorremmo creare un percorso museale che manca”.

In merito al consenso cittadino, il sindaco non sembra allarmato: “Abbiamo poca popolarità, vero. Mi dicono ‘se fai questa cosa dai fastidio a quella persona’. Però io sono il sindaco di una città che vuole crescere, guardare avanti e non rimanere attaccata a stereotipi che non appartengono più alla modernità. Bisogna avere coraggio per cambiare, senza coraggio non si fa niente”.

E ancora: “Devi assumerti delle responsabilità per prendere decisioni impopolari che in futuro magari diventeranno popolari. Giudicateci a fine mandato, non adesso. Non mi dimentico i nove mesi di campagna elettorale. I cittadini ci dicevano che la città non aveva più anima, interesse, considerazione da parte degli operatori turistici. Abbiamo lavorato tanto sulla manutenzione, questo Comune spenderà 2 milioni in asfalti, senza fare un euro di mutuo”.

“Sono un sindaco che si muove”

Non mancano frecciate alla minoranza, dato che Luciana Barlocci che aveva sottolineato le ripetute assenze di Spazzafumo alle riunioni di giunta. “So quante ore dedico a questa città. Se sono mancato il 17% delle riunioni è perché ero a lavorare da qualche altra parte. Avete un sindaco che si muove, che non rimane seduto sulla sedia. I miei consiglieri sanno che la nostra città deve sfruttare tutte le opportunità, senza tralasciarne una. Io sono di passaggio. Arriverò a fine mandato, se lo terminerò o continuerò non è importante”.

“Mi interessa arrivare al raggiungimento degli obiettivi. Chi arriverà dopo beneficerà di ciò che realizzeremo. Per me la politica non è il lavoro principale, è l’impegno che ho preso con San Benedetto. Ripeto: sarò impopolare, ma ho fatto delle scelte. Ho portato a casa lavori che erano fermi da 10-15-20 anni”.

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