SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cesare Milani non c’è e in commissione è subito polemica. “Se il direttore dell’area vasta non è presente, di cosa parliamo?”, tuona la minoranza alla prima uscita del gruppo di lavoro ristretto sul Madonna del Soccorso. “Potevamo essere avvertiti, avremmo gradito quanto meno il bon-ton di comunicarcelo così da rinviare l’appuntamento”.
Milani aveva avvisato di non poter partecipare per impegni lavorativi già mercoledì sera, aspetto che irrita ancora di più i componenti della minoranza. “Il presidente Balloni sapeva da un giorno che il direttore di area vasta non avrebbe partecipato, è stata una mancanza di rispetto”.
Oltre a Milani era assente anche il direttore sanitario Diana Sansoni, sostituita dalla vice Ilaria Pellegrini. “Se il direttore mi manda un sostituto, per rispetto lo accolgo e lo faccio parlare”, spiega Balloni a cui si aggiunge la presa di posizione del sindaco Piunti: “Quando si invitano delle persone in una famiglia, a pagare le conseguenze delle diversità tra le parti non devono essere gli ospiti. E’ un discorso di forma. Certo è che non ho gradito il fatto che il dottor Milani non si sia presentato. Ci sarà modo di invitarlo nuovamente”.
Presente alla riunione anche il presidente del comitato Salviamo il Madonna del Soccorso, Nicola Baiocchi, che torna sulla questione dei posti letto: “Già nel 2014 al Madonna del soccorso erano 34 in meno, all’inizio del 2015 erano 55 in meno, arrivati a meno 40 nel 2016. Il Madonna del Soccorso e il Mazzoni di Ascoli sono destinati a diventare ospedali di comunità nonostante siano i nosocomi della quarta e quinta città delle Marche”.
La Pellegrini, al contrario, sottolinea come durante il periodo del covid i posti letti siano stati implementati: “La medicina d’urgenza ne ha avuti altri 5, la rianimazione arriverà ad averne 12. Per quel che riguarda invece le scelte Asur non me la sento di intervenire”.