lunedì 24 Marzo 2025
Ultimo aggiornamento 02:00
lunedì 24 Marzo 2025
Ultimo aggiornamento 02:00
Cerca

Simone De Vecchis: “Il San B.Sound non è il Maremoto Festival”

La lettera del consigliere comunale del Gruppo Misto di San Benedetto del Tronto
Pubblicato il 10 Luglio 2024

di Simone De Vecchis*

Scrivo queste righe spinto da due situazioni recenti che mi hanno in un certo qual modo sollecitato delle riflessioni sul tema: la prima, il Sindaco Spazzafumo che afferma in Consiglio Comunale che il riferimento della sua azione amministrativa è il programma che ha presentato ai cittadini; la seconda, Appino e Brunori che al 17 Festival di Ripatransone ricordano il loro primo incontro al Maremoto Festival, sostenendo che quell’esperienza sia terminata ingiustamente e prematuramente per motivi probabilmente politici.

Mettendo insieme questi due pezzi del puzzle, apparentemente distanti anni luce fra loro, ricordo come, partecipando alla stesura del programma della coalizione che sosteneva il Sindaco Spazzafumo, nella sezione relativa alla cultura fu deliberatamente inserito questo passaggio: “reintroduzione di alcune manifestazioni di successo cancellate nel corso di questi anni dal cartellone estivo”. La prima versione del programma prevedeva addirittura, tra parentesi, l’esplicita indicazione del Maremoto Festival che poi, nella versione definitiva, fu ritenuto di non citare esplicitamente anche se restava chiara la volontà di proporre e sostenere fermamente il ripristino di questo evento, eventualmente anche con un nome diverso ma simile nella pura sostanza, seppur proiettato 10 anni avanti. Le elezioni sono passate, l’amministrazione ha preso forma, cosi come ha preso forma l’evento estivo musicale simbolo dell’Amministrazione Spazzafumo: il San.B Sound che si tiene ogni anno a fine agosto presso il Campo da Rugby “Mandela”.

A una prima, superficiale, lettura si potrebbe dire: “impegno mantenuto”, un festival musicale estivo destinato ai giovani è stato organizzato, ma andando ad approfondire l’evento, si intuisce subito che questo non ha niente a che spartire con il “vecchio” Maremoto: location a parte, e fermo restando il massimo rispetto per qualsiasi artista che faccia musica, le differenze sono molte, e rilevanti. Il San B. Sound è un prodotto calato dall’alto, tramite un “broker” che procura gli artisti per le date. Le scelte sono in buona parte dettate dal potenziale numero di biglietti venduti, e gli artisti sono di conseguenza scelti fra quelli con un target più “commerciale”.

È un prodotto “preconfezionato”, di buona fattura e per il quale lavorano alla realizzazione tante persone, che godono della mia stima e del mio rispetto. Ma non ha nulla a che spartire con il Maremoto. Il Maremoto Festival era un evento che traeva la propria forza da un’organizzazione “dal basso”, nella quale le migliori risorse creative ed operative della città collaboravano per la ricerca e la realizzazione di un prodotto artistico e culturale che in un certo qual modo contenesse ed esprimesse sul palco quello sforzo collettivo di ricerca e avanguardia. Senza citare nessun artista per non fare torto ad altri, sul palco del Maremoto si sono esibiti artisti che solo poi si sono affermati sulla scena nazionale.

Il Maremoto precorreva i tempi, un’onda travolgente, come diceva lo stesso nome, che con la sua forza dirompente dava slancio a tutte le attività culturali del territorio, includendo altre performance artistiche, mostre di fumetti, pittura-live, proiezioni, installazioni, writing. La conclusione è che quel punto del programma non è stato quindi portato a termine. Il Maremoto non è stato reintrodotto, e nemmeno qualcosa dal nome diverso, attualizzato ai tempi, ma con lo stesso spirito guida. Forse i giovani che spendevano settimane del proprio tempo per organizzare il Maremoto e renderlo un evento così coinvolgente ora sono adulti con i loro impegni di vita e lavorativi. O forse qualcuno sarebbe ben felice di “rimettersi in pista” per dare un nuovo slancio vitale alla propria città sopita. Forse, anzi ne sono sicuro, esistono nuove realtà che potrebbero, insieme e con l’aiuto di qualche “vecchio saggio” riprendere in mano la situazione e realizzare qualcosa di interessante. Cara Amministrazione Spazzafumo, visto che il programma elettorale è il riferimento dell’azione amministrativa, manteniamo questo impegno?

*Consigliere comunale Gruppo Misto