GROTTAMMARE – “Siamo sempre più convinti che l’assemblea pubblica indetta e la presenza del Dott. Nicola Baiocchi sia sinonimo di trasparenza e chiarezza per l’incontro del 28 Luglio“No all’ospedale unico” presso il comune di Grottammare”. Le parole sono quelle di Lorenzo Vesperini che torna ad intervenire dopo le polemiche sull’incontro da lui organizzato per il 28 luglio alle 18.
“Il gruppo Grottammare Città Unica – spiega – mette sempre al primo posto la conoscenza degli atti, i procedimenti e soprattutto offre ai cittadini l’opportunità di approfondire la conoscenza degli argomenti. In questi giorni abbiamo letto sui giornali una lettura distorta della “polis” o politica: uno strumento utilizzato nell’antica Grecia come modello di struttura, che prevedeva l’attiva partecipazione degli abitanti alla scelta, alla crescita e al dibattito pubblico, che oggi vede questo fondamentale strumento millenario sottratto al popolo. L’assemblea pubblica nasce con l’intento di rafforzare con atti e numeri d’accesso che l’ospedale di primo livello spetta alla Madonna del Soccorso, e soprattutto una chiara analisi sul futuro della sanità, informando che la scelta baricentrica proposta dalla giunta regionale è errata e che l’ospedale unico di vallata presentato non risponde alle norme applicate della legge 8 novembre, n. 189 Balduzzi”.
Vesperini definisce quella di Ceriscioli “una politica dei proclami, delle promesse e accuse espresse del governatore Ceriscioli afferma: “Se l’assemblea dei sindaci del piceno cambia idea su dove costruire l’ospedale unico spostandolo da Pagliare, noi cambieremo il Piano chiudendo il Madonna del Soccorso e lasciando quello di base al Mazzoni”, inoltre “andremo più avanti possibile nella procedura amministrativa” così da lasciare intendere che le carte per l’ospedale unico saranno talmente pronte che sarà impossibile tornare indietro dopo la primavera 2020. La corsa per dare fine a questo massacro passa per i cittadini di ogni ordine e rappresentanza, dal civico al politico fino al partitico, al fine di unire le forze e restituire a suon di ricorsi amministrativi il Madonna del Soccorso come ospedale di primo livello”.