domenica 25 Maggio 2025
Ultimo aggiornamento 01:46
domenica 25 Maggio 2025
Ultimo aggiornamento 01:46
Cerca

Sanità, Pulcini: “Nel Piceno è ormai vietato ammalarsi. Situazione al collasso grazie al governo regionale”

""Quello che più ci sorprende è il silenzio assordante dei sindaci di Ascoli e San Benedetto, che anziché raccogliere le grida di allarme di operatori, sindacati e pazienti sono occupati a tagliare nastri"
Pubblicato il 28 Luglio 2024

ASCOLI PICENO. “Siamo in attesa dell’ufficialità, ma pare che nel Piceno ormai viga l’imperativo assoluto di non ammalarsi, visto il collasso del sistema sanitario territoriale che il centrodestra ormai da quattro anni al governo sta scientemente producendo”. Lo afferma il presidente dell’assemblea provinciale del Partito Democratico Umberto Pulcini.




“Servizi ospedalieri che ormai non garantiscono più i livelli minimi di assistenza, personale insufficiente in tutti i
reparti e completamente frustrato, situazione finanziaria ai limiti del fallimento cui si tenta di sopperire solo
tagliando servizi. I pronto soccorso sono nel completo caos – per un codice giallo i tempi di attesa ormai sfiorano il giorno e mezzo -, gli accorpamenti e le chiusure si susseguono senza sosta: il caso della MURG di San Benedetto, da sempre fiore all’occhiello della sanità marchigiana, ancora chiusa nonostante le vuote rassicurazioni della Natalini, è
emblematico e della sua riapertura ancora non vi è notizia”.

Pulcini sottolinea inoltre come non siano arrivate “risposte sui continui tagli ai reparti di neurologia e cardiologia.
Nonostante la popolazione a San Benedetto triplichi nel periodo estivo i servizi territoriali anziché essere rafforzati
vengono eliminati, forse nella speranza che la popolazione non si ammali. Occorrerebbero risposte forti e concrete, non momenti di autocelebrazione come quello tenutosi a Colli del Tronto qualche giorno fa dove i mirabolanti successi sbandierati sono tali solo per la Natalini, Assenti, Piunti e tutto il centrodestra locale, i quali sembrano davvero vivere su un altro pianeta”.

“In questo stato di incertezza e stress di operatori e medici – prosegue – e nel clima di disagio che vivono giornalmente gli assistiti troviamo folle la circolare interna che obbliga a dismissioni rapide con l’ausilio, se necessario, delle forze dell’ordine: tale modus operandi svilisce la professionalità del personale, ormai ultimo baluardo di professionalità e impegno, offende le legittime preoccupazioni dei pazienti, che sembrano quasi essere colpevoli per essersi dovuti recare nelle strutture e contrasta completamente col principio fondamentale che dovrebbe insistere in tutti i processi, ovvero quello dell’umanizzazione dei percorsi di cura”.

“Quello che più ci sorprende è il silenzio assordante dei sindaci di Ascoli e San Benedetto, che anziché raccogliere
le grida di allarme di operatori, sindacati e pazienti sono occupati a tagliare nastri, partecipare ad eventi estivi e
produrre selfie in cui si autoincensano. A fronte di questo silenzio occorre uno scatto di orgoglio, un vero moto di protesta: per questo ho intenzione di proporre alla direzione del mio partito la costituzione di una mobilitazione permanente che coinvolga in prima battuta tutti gli amministratori del Partito Democratico. Non possiamo più rimanere silenti ed inermi quando viene messo a repentaglio il bene primario di ogni cittadino, ovvero la sanità che deve tornare pubblica ed universalistica”.