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Sanità, nuova denuncia dei sindacati: “Ci è stato negato l’acconto delle produttività 2023”

L'affondo di Mauro Giuliani (Usb): "Avrebbe non solo dato un riconoscimento salariale dovuto ma anche un minimo di sollievo allo scarso stipendio percepito dalle lavoratrici e lavoratori"
Pubblicato il 27 Luglio 2024

ASCOLI PICENO. “Il direttore generale dell’azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno ha annunciato che l’acconto della produttività collettiva del 2023 non verrà erogato come richiesto.” Lo denuncia Mauro Giuliani, dell’USB di Ascoli Piceno, che si dice fortemente contrariato e sconcertato da questa decisione.




Queste le sue dichiarazioni: “La decisione non ha alcun fondamento se non quello di non remunerare un acconto della produttività dovuto ai dipendenti AST AP. Acconto che avrebbe non solo dato un riconoscimento salariale dovuto ma anche un minimo di sollievo allo scarso stipendio percepito dalle lavoratrici e lavoratori della sanità. Decisione che da delusione diventa rabbia dato che negli stessi giorni in AST Ancona è stato erogato, con lo stipendio di luglio ai dipendenti, l’acconto del 100% della produttività collettiva rispetto alla ‘Performance Organizzativa’ 2023, mentre la parte riferita alla performance individuale (pagellina) verrà erogata nel mese di novembre 2024, di fatto certificando un ulteriore e inaccettabile gap salariale tra lavoratori che fanno lo stesso lavoro in aziende sanitarie delle Marche. nell’Ast di Ancona, come prevede CCNL, hanno sottoscritto anche il contratto integrativo giuridico 2023/2025 e economico anno 2023… in AST AP lo chiediamo da tempo ma la dirigenza non risponde”.

“Oltre alla atavica carenza di personale che mette a rischio la sicurezza di pazienti e operatori sanitari. E una sanità pubblica Picena che si regge solo sulla abnegazione, professionalità e enormi sacrifici che portano a stress lavoro correlato, ecc., lavoro dei dipendenti, infermieri, OSS, tecnici di radiologia, ostetriche, ausiliari, operatori tecnici, amministrativi e tutti coloro che hanno permesso ai vari reparti e servizi di raggiungere gli obiettivi di budget della ‘Performance Organizzativa’, tutto grazie ai lavoratori nelle condizioni sopra descritte. Non si comprende per quale motivo questo lavoro non venga riconosciuto con il pagamento di un acconto della produttività dovuta. Siamo in AST di Ascoli allo sfruttamento dei lavoratori”.

“Che lo ricordiamo sono i più poveri delle Marche dato che i fondi contrattuali oggettivamente sono i più bassi pro-capite di tutte le altre aziende sanitarie. Da molti anni ricordiamo che i lavoratori hanno subito una ulteriore sottrazione del salario accessorio alla già scarsa produttività collettiva. E rispetto ai fondi contrattuali questa dirigenza è del tutto inerme e non ha prodotto alcuna documentazione per la dovuta contrattazione dei soldi che lo ricordiamo sono dei lavoratori e non risorse nelle disponibilità dell’azienda”.

Giuliani parla di una dirigenza “sorda, arrogante e irriconoscente che decide di non pagare nemmeno un acconto (50-80%) di quanto dovuto ai lavoratori. Per USB è del tutto inaccettabile, e chiediamo con forza di rivedere tale iniqua e assurda decisione o di motivarne per iscritto le motivazioni che a oggi sono sconosciute. Ci attendiamo che anche la RSU e le sigle che si ‘vantano’ della maggioranza in RSU esprimano la loro contrarietà invece di accettare senza batter ciglio le decisioni della AST di Ascoli”.

Il sindacalista invita il presidente della Regione Marche, l’assessore alla sanità, i consiglieri eletti nel Piceno e tutti i sindacati del Piceno a intervenire per far sì che nel mese di agosto venga remunerato un acconto della produttività 2023 alle lavoratrici e lavoratori della sanità del Piceno. Pagare i dipendenti del comparto AST AP non solo si può… si deve”