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Sanità, l’onorevole Curti: “Nelle Marche abuso dei medici a gettone”

Il deputato Dem ha fatto riferimento al monito della Procuratrice della Corte dei Conti, che ha lanciato un avvertimento alla Regione Marche riguardo l'elevato utilizzo di medici esterni
Pubblicato il 28 Settembre 2024

ASCOLI PICENO. Abuso dei Medici a Gettone: Augusto Curti (PD) denuncia il dispendio di risorse nella sanità marchigiana




La denuncia del deputato democratico Augusto Curti sulla sanità nelle Marche è dura e precisa. Il parlamentare ha espresso forti preoccupazioni riguardo all’abuso dei medici a gettone, una pratica che sta causando un enorme spreco di risorse e che compromette la qualità dei servizi sanitari nella regione. Secondo i dati riportati da Curti, la sanità marchigiana ha speso nel 2023 ben 20 milioni di euro per l’impiego di medici esterni, una cifra che, a suo parere, rappresenta una gestione inefficiente e deleteria per il sistema sanitario.

Curti ha fatto riferimento al monito della Procuratrice della Corte dei Conti, che ha lanciato un avvertimento alla Regione Marche riguardo l’elevato utilizzo di medici esterni. L’abuso di questa pratica, secondo Curti, non solo rappresenta un “enorme spreco di risorse”, ma aggrava ulteriormente le carenze di personale all’interno delle strutture sanitarie regionali. La situazione appare particolarmente critica nella zona del Piceno, che, stando alle dichiarazioni del deputato, si trova in fondo alla classifica regionale per quanto riguarda la qualità e la gestione del personale medico.

“Il Piceno, che avrebbe dovuto trasformarsi da Cenerentola delle Marche a simbolo di un nuovo corso, secondo le promesse elettorali, oggi versa ancora in una situazione critica e di disorganizzazione”, ha affermato Curti, sottolineando come le promesse di cambiamento non siano state mantenute. La denuncia è diretta anche alla AST Picena, accusata di non investire adeguatamente nelle risorse umane e nelle competenze dei medici interni. Anziché ottimizzare l’uso delle competenze e investire in strumenti efficaci, l’AST viene criticata per una gestione “disordinata” delle carenze di organico, con risorse sperperate per tamponare le falle del sistema.

Curti ha anche evidenziato come le competenze dei medici, elogiati durante l’emergenza Covid, siano oggi “mortificate” da valutazioni incongrue e da una carenza cronica dei mezzi necessari. Questo porta non solo a un peggioramento della qualità dei servizi, ma anche alla demotivazione del personale sanitario, che si trova a operare in condizioni sempre più difficili.

La situazione, secondo Curti, richiede interventi strutturali e un cambio di rotta deciso. La Corte dei Conti ha sollecitato l’adozione di soluzioni definitive e strutturate, ma Curti teme che, se non si agisce in fretta, la AST Picena potrebbe trovarsi nella necessità di essere completamente ricostruita “dalle macerie”. Il riferimento alla necessità di ricostruire da zero indica un quadro di crisi profonda, che, se non affrontato con decisione, rischia di compromettere ulteriormente il sistema sanitario nella regione.

La denuncia di Curti mette in luce problemi sistemici e strutturali nella gestione della sanità nelle Marche, richiamando l’attenzione sulle conseguenze dell’abuso dei medici a gettone e della mancata programmazione delle risorse. Un appello che, se accolto, potrebbe finalmente portare a una svolta nella gestione della sanità marchigiana, restituendo dignità e valorizzazione ai professionisti del settore e migliorando la qualità dei servizi offerti ai cittadini.