La sottocommissione appena inaugurata è già finita. Si è subito sciolto il tavolo ristretto sulla sanità che era stato promosso dalla presidente Aurora Bottiglieri allo scopo di realizzare un documento condiviso da sottoporre alla Regione.
A deciderlo è stata la stessa consigliera comunale di Pd, Articolo Uno e Nos: “Sono dispiaciuta. Andrò avanti con la battaglia tra i banchi dell’opposizione, portando come sempre qui i miei temi. Tuttavia, questo sottogruppo non ha più motivo di esistere”.
A scatenare l’irritazione della Bottiglieri è stata la polemica esplosa dopo la lettera inviata al direttore dell’Area Vasta 5 Massimo Esposito, secondo alcuni non condivisa con i componenti dell’organismo. “Se avessi atteso la discussione in commissione, i tempi sarebbero stati più lunghi e non si sarebbero mossi sulla questione della guardia turistica”, si difende la dottoressa. “Sono stanca di questa richiesta di melina, ritengo sia inutile”.
La Bottiglieri è tornata quindi al punto di partenza: “Bisogna scrivere tutti assieme una mozione, ma non dovrà essere tenera. Altrimenti ognuno vada per la sua strada”.
Evidente il disappunto dell’ex sindaco Piunti, che aveva sostenuto l’idea del sottogruppo: “Un documento va fatto e per arrivare alla famosa mozione del 2019 ci misi del tempo. L’urgenza e la fretta possono portare a qualcosa di non chiaro”.
A quel punto ad insorgere è stata Annalisa Marchegiani: “Cosa ha prodotto concretamente quel documento? Non mi pare abbia generato grandi cambiamenti. Quella mozione non rispecchia più l’attuale momento storico”.