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Sanità, il retroscena di Barlocci e De Vecchis: “In campagna elettorale Assenti offrì l’appoggio a Spazzafumo”

I due consiglieri all'attacco sulla situazione dell'ospedale: "Da qui l’evidente ripetuto imbarazzo del centrodestra locale e del suo elettorato"
Pubblicato il 5 Gennaio 2024

“All’indomani delle dimissioni del Dott. Di Matteo, aldilà delle motivazioni non conosciute, restano i fatti: la ormai ripetuta perdita di professionalità nel nostro nosocomio che rischia di ingenerare un pericolosissimo “effetto a valanga” in un contesto già con immense criticità”.

Lo affermano i consiglieri del gruppo misto Luciana Barlocci e Giorgio De Vecchis. “E’ vero – affermano – che il declino viene da lontano ed è iniziato oltre 20 anni fa. Ma è altrettanto vero che negli ultimi 3 anni non ci sono state neppur minime inversioni di tendenza nonostante le promesse elettorali del centrodestra regionale e del Sindaco Spazzafumo. Pertanto i responsabili locali dell’attuale inerzia possono essere individuati nella strana “coppia di fatto” Assenti – Spazzafumo”.

L’Offerta

I due consiglieri, che in campagna elettorale erano nella squadra dell’attuale sindaco, vanno indietro nel tempo e parlano di un retroscena. “Un feeling sicuramente nato da lontano, addirittura all’epoca della campagna elettorale, prima dell’elezione di Spazzafumo a Sindaco,. Perché forse non è cosa nota all’opinione pubblica, ma Assenti, con in mano la delega dell’allora Coordinatore Regionale di Fratelli d’Italia, offrì all’allora candidato Sindaco Spazzafumo l’appoggio elettorale. Cosa che lusingò particolarmente Spazzafumo, ma ovviamente fu sdegnosamente rinviata al mittente dal direttivo che allora lo appoggiava. Adesso entrambi increduli, cadono dalle nuvole”.

“L’uno, Assenti, più interessato ai piani di fattibilità di edilizia sanitaria che alla reale situazione dell’offerta ospedaliera e poco competente di sanità tanto da considerare la riforma da Asur a 5 AST a parità di risorse, come la panacea di tutti i mali. L’altro, Spazzafumo, intortato dalle promesse di un nuovo ospedale in centro città non ben qualificato e non finanziato e soprattutto intortato da “improbabili” promesse di cambi di maggioranza in Comune”.

“Da qui l’evidente ripetuto imbarazzo del centrodestra locale e del suo elettorato, che in verità ha sempre espresso posizioni chiare contro Spazzafumo, sia in Consiglio che altrove, ma è costretto a ripetute smentite su possibili appoggi a dimostrazione del continuo timore che “qualcosa possa passare sopra le loro teste”. Del resto Assenti ed Acquaroli non hanno mai smentito”.

“Eppure Spazzafumo era stato ben messo a conoscenza del gap provocato da un ventennio di declino, conosceva le sottrazioni indebite di posti letto ed i numeri degli evidenti squilibri (Marche nord/Marche sud – AP/SBT) messi in evidenza dalla mozione votata all’unanimità dal Consiglio Comunale. Spazzafumo sapeva bene che il Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità una mozione chiarissima”.

“Non appena pubblicata la bozza del nuovo P.S.R., come minoranza, abbiamo detto in ogni occasione, privatamente al Sindaco nella riunione da lui organizzata il 12/04/2023 e pubblicamente nelle rare Commissioni e nei rari incontri pubblici, che bisognava coinvolgere i Sindaci della ex Zona 12 per presentare delle osservazioni sostanziali alla bozza di Piano Sanitario Regionale corredate da tutti i dati che dimostravano le ingiustificate vessazioni subite da questo bacino d’utenza rispetto alle dotazioni di servizi garantite dalla legge e garantite in altri territori delle Marche. Una volta presentate le osservazioni al P.S.R., se non fossero state accolte, bisognava impugnare giudizialmente il nuovo P.S.R. per tutelare i diritti vilipesi dei cittadini della ex Zona Territoriale 12”.

“Il Sindaco nella riunione da lui voluta in data 12/04/2023 con alcuni esponenti di minoranza si dichiarò d’accordo su tale impostazione ma poi abbiamo sperimentato in più occasioni che la parola del Sindaco vale come un fico secco. Evidentemente ha prevalso la “ragion di status” rispetto agli interessi dei cittadini, nel senso che evidentemente il Sindaco ha trovato maggiormente funzionale un possibile appoggio politico finalizzato al mantenimento del suo stato di Sindaco rispetto alla tutela dei già vilipesi diritti dei cittadini. Come detto all’inizio, oltre le chiacchiere restano i fatti: il Sindaco non ha fatto nulla. Da una posizione univoca, forte, condivisa e sposata da tutta la città si è tornati, a tempo scaduto, all’ultraventennale, fallimentare, personale pensiero del Professor Pasquali. Il tutto consentito da una maggioranza ormai inqualificabile”.

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