SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il Recovery Plan è un’occasione unica per riprogettare la nostra economia, il nostro modo di vivere e non può essere sprecata. Da questa crisi dobbiamo uscire con soluzioni che non siano solo accettabili nell’immediato, ma sostenibili nel tempo. La sostenibilità non potrà essere solo quella ambientale ma anche e soprattutto sociale”. Un bagno di folla con più di 250 partecipanti per il meeting virtuale organizzato giovedì scorso dalle associazioni Buon Vento, Smart Piceno, Lavoro&Welfare, Arci e Social Fablab e introdotto da Paolo Canducci, candidato sindaco per RinasciMarche, Verdi e Civici.
“Innovazione tecnologica, conversione ecologica dell’economica, energie rinnovabili, rigenerazione urbana, economia circolare, inclusione sociale, sostegno all’occupazione giovanile e femminile diventano cruciali al fine di garantire lo sviluppo urbano sulla base non più solo del Pil, ma anche del Bes, indicatore di benessere equo e sostenibile”: queste le parole chiave al centro dell’intervento di Canducci, al quale hanno fatto eco le riflessioni di illustri relatori.
Tra questi, l’assessore del Comune di Milano Pierfrancesco Maran ha portato una testimonianza significativa dello sviluppo della sua città sulla base di criteri nuovi, sostenibili, che hanno comportato una importante crescita economica del comparto turistico e commerciale. “L’implementazione dell’attrattività del capoluogo lombardo è andata di pari passo con il recupero della qualità della vita dei cittadini, grazie ad una pianificazione oculata dello sviluppo che passa per una decisa virata verso la sostenibilità: dal progetto ForestaMi alla riqualificazione delle aree periferiche attigue alla ferrovia, fino alla chiusura di alcuni tratti delle vie centrali in virtù di una nuova mobilità dolce caratterizzata dall’investimento anche nel circuito ciclabile”.
Ospite di eccezione all’evento, l’On. Cesare Damiano, introdotto da Pietro Colonnella – Presidente di Smart Piceno e moderatore dell’incontro – ha voluto porre l’accento sull’importanza determinante del lavoro digitale enfatizzato dall’esplosione della pandemia. “Lo Smart Working – ben diverso dal lavoro da remoto – deve essere inteso non come la variante flessibile della prestazione da dipendente” ha spiegato Damiano “ma, invece, come una formula mista tra lavoro da casa e impiego in sede. E va legiferato, rafforzando un impianto normativo al momento fragile”. Secondo l’Onorevole “Pur venendo in parte meno il fattore determinante della socialità assicurata dall’interazione sul luogo di lavoro, lo Smart Working ha degli innegabili vantaggi. Primo fra tutti la conciliazione dei tempi e delle modalità lavorative con le esigenze private. Ma non solo: il risparmio in termini di inquinamento da carburante delle auto e dei mezzi per gli spostamenti per recarsi al lavoro sarebbe determinante, oltre al contenimento delle spese per il funzionamento degli impianti. Tutto questo deve essere subordinato, però, ad un nuovo sistema di retribuzione, non più su base oraria ma legata al risultato raggiunto”.
Sono seguiti gli interventi del Presidente dei Verdi Bonelli che ha sottolineato l’importanza di non perdere l’occasione del Recovery Plan per trasformare il nostro modo di vivere, investendo nella transizione ecologica dell’economia per uscire dalla crisi pandemica con una ricetta nuova, abbandonando i vecchi modelli di sviluppo. Barucca della Legambiente Nazionale ha descritto l’esperienza dei Distretti di Economia Civile, uno dei quali è nato anche a Grottammare, che mettono in rete le piccole e medie realtà economiche locali nel segno della gestione sostenibile delle risorse economiche, umane, materiali e dei beni naturali. Molto apprezzato è stato anche il contributo dell’Agronoma Burnaccini, che ha spiegato l’importanza della pianificazione del Verde pubblico, coinvolgendo figure professionali competenti e scegliendo per l’arredo urbano piante autoctone. Dall’incontro sono emersi molti spunti di riflessione, che saranno al centro di nuovi appuntamenti che si terranno nelle prossime settimane e che, si spera, potranno stimolare la discussione sul futuro della nostra città.