SAN BENDETTO DEL TRONTO. Il 27 giugno si è tenuto il consiglio comunale di San Benedetto del Tronto durante il quale è stata approvata una mozione sul Moby Prince presentata dal consigliere Paolo Canducci. Su quella mozione, attraverso la quale si chiede l’istituzione di una nuova commissione di inchiesta, interviene Nicola Rosetti, sambenedettese figlio di Sergio, una delle vittime di quella strage. “E’ Canducci – afferma – la persona che per prima desidero ringraziare a nome delle due Associazioni dei familiari delle vittime del Moby Prince, perché ha portato la nostra voce anche al Consiglio comunale di San Benedetto. Voglio ringraziare poi la consigliera Mancaniello per le parole di vicinanza e vero affetto che ci ha voluto esprimere. Quando ha fatto l’intervento ho sentito forte l’emozione nella sua voce e so che lei, che è stata a Livorno per la ricorrenza, ha un elemento in più per comprendere che questo percorso non è fatto solo di memoria, ma anche di dolore”.
Rosetti ringrazia anche “tutti i gruppi in consiglio comunale, per le parole di stima e affetto che hanno espresso nei miei confronti, uno sprone in più per non fermarmi e continuare ad andare avanti. Grazie al Sindaco ed alla sua giunta che ad ogni nostra richiesta non si è mai tirato indietro e ieri ci ha dato un segnale forte, la giusta spinta per andare avanti e non fermarci. Noi non ci sentiamo più soli, perché anche altre amministrazioni stanno approvando la stessa mozione e sentire le Istituzioni vicine ci dà ancora più coraggio. Alla fine del dibattito sulla mozione è partito un lungo applauso sia dall’emiciclo che dalle persone e gli amici presenti in consiglio e quell’applauso è stato una conferma che i miei concittadini sono con noi e ora abbiamo il compito e la responsabilità di arrivare fino in fondo ad una verità storica e sappiamo di potercela fare”.