ASCOLI PICENO. “Nelle scorse settimane abbiamo dovuto inviare all’azienda che svolge il servizio scuolabus in appalto presso il Comune di San Benedetto del Tronto e al Comune stesso una diffida circa la riduzione dei servizi e dell’orario lavorativo di assistenti ed autisti, e quindi anche del servizio. Rispetto a quanto abbiamo scritto, non abbiamo però ricevuto risposta”. A parlare è la Cgil di Ascoli Piceno.
Ilario Valori, Segretario Generale Filt-Cgil Ascoli Piceno commenta: “Ad oggi c’è una sola certezza, le lavoratrici ed i lavoratori degli scuolabus si sono visti ridurre unilateralmente, senza preavviso, in alcuni casi di diverse ore, l’orario settimanale di lavoro, su stipendi che già erano assolutamente insufficienti. Questa riduzione è strettamente legata alla scelta della giunta comunale di togliere l’assistenza a bordo per i ragazzi delle scuole medie. Una scelta che però è un po’ come il gioco delle tre carte in quanto le assistenti si trovano quasi sempre a bordo durante la presenza dei ragazzi delle medie che salgono contemporaneamente con i bimbi delle elementari e materne, non vedendosi riconosciuto, in alcuni casi, l’orario di lavoro. Ciò determina, per altro, un problema evidente di sicurezza per i ragazzi”.
Maria Calvaresi, Segretaria Confederale Cgil Ascoli Piceno aggiunge: “Quello che più ci lascia stupiti è che con l’appalto scuolabus legato alla stazione unica appaltante regionale partito in questo mese, il comune di San Benedetto, come ci ha illustrato nell’incontro del 8 Settembre scorso figlio di una nostra richiesta, spende oltre 200 mila euro in più rispetto al bando precedente, e nello stesso tempo riduce i servizi. Lo riteniamo inaccettabile e ci chiediamo come possa essere giustificato questo ai cittadini”.
Valori e Calvaresi concludono: “La nostra richiesta è che vengano ripristinati tali servizi e che a lavoratrici e lavoratori venga ripristinato almeno l’orario dei passati anni, altrimenti ci vedremo costretti ad intraprendere ogni iniziativa necessaria per far valere i loro diritti”.