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San Benedetto, partita l’installazione di una antenna Iliad in pieno centro. Capriotti: “Decisione di Piunti, non potevamo fare nulla”. Sarà camuffata come una palma

Il vicesindaco e assessore all'Ambiente: "L'installazione aveva anche ottenuto il via libera anche da parte della Soprintendenza e dell'Arpam"
Pubblicato il 19 Maggio 2022

E alla fine l’antenna arrivò. Pieno centro di San Benedetto, a due passi dal corso e dal mare e da quel paradiso che è il giardino Nuttate de Luna. Un traliccio che occuperà, alla base, 45 metri quadrati dello spazio di via degli Oleandri dove, fino a pochi anni fa, funzionava la bocciofila cittadina. Uno spazio di proprietà del Comune di San Benedetto che ora ospiterà un’antenna di telefonia mobile per la cui installazione, in queste ore, hanno preso il via i lavori.

L’antenna, era stata inserita nell’aggiornamento del piano antenne presentato, nel corso di un’assemblea pubblica, dall’amministrazione Piunti. Si parlò di cinque nuove antenne. Una è quella, appunto, del centro all’ex bocciodromo. Le altre sono quelle dell’area parcheggio del cimitero, l’area del campo Europa, via Valtellina e via Colle della Maddalena. Era il 2019 e si rese necessario individuare un’area, in centro, per modificare quanto deciso nel piano antenne varato durante il secondo mandato di Giovanni Gaspari. Quel piano prevedeva l’installazione di un’antenna in via Paolini ma quando, ai tempi della giunta Piunti, Iliad chiese l’autorizzazione ad usufruire di quell’area, le Ferrovie dello Stato, malgrado si trattasse di un terreno comunale, si opposero. Così il Comune individuò il terreno dell’ex bocciodromo.

L’intervento è stato ratificato lo scorso dicembre dalla giunta Spazzafumo che ereditò questa situazione come spiega il vicesindaco Tonino Capriotti che ha la delega all’Ambiente: “E’ una situazione che ereditiamo dall’amministrazione Piunti, non abbiamo alcuna libertà di movimento. Questa antenna ha anche ottenuto il via libera anche da parte della Soprintendenza e dell’Arpam. Non avevamo nessuna strada per fare marcia indietro o modificare la situazione. Noi abbiamo anche provato a modificare il sito di installazione ma tutti i giochi ormai erano stati fatti”.

La dirigente ai Lavori Pubblici, l’architetto Annalisa Sinatra che ha firmato la determina di dicembre con la quale veniva definitivamente rilasciata la concessione dell’utilizzo del suolo pubblico per l’installazione dell’antenna, spiega che poteva essere presentato ricorso al Tar oppure effettuare  un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Ricorsi che andavano presentati entro 60 o 120 giorni dalla data della pubblicazione dell’atto varato il 27 dicembre 2021. I termini sono scaduti ma va anche detto che, considerato l’iter, sarebbe stato difficile opporsi presentando valide motivazioni. L’antenna, come da indicazioni della Soprintendenza, sarà “camuffata” a forma di palma.

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