Matteo Salvini torna ad Ascoli a dieci giorni dall’appuntamento elettorale. Un comizio che vede il Pd come bersaglio costante, a partire dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, accostato dal leader della Lega proprio al mondo dei dem: “Sta osservando tranquillamente dal suo salotto di casa gli sbarchi che avvengono di giorno e di notte”.
Inevitabile un approfondimento sulla questione del caro energia: “Non è il momento di imporre nuove tasse. Bisogna riportare certezze, sicurezza, serenità e soprattutto lavoro. Vanno bloccati gli aumenti delle bollette della luce e del gas, altrimenti andiamo incontro al disastro. Letta paga la bolletta? Va a fare la spesa o ci manda la domestica? Va al bar sotto casa? Qualcuno dice ‘abbassiamo i caloriferi a scuola’ o ‘togliamo un giorno di scuola’. Basta risparmiare sulla pelle degli studenti, hanno già sofferto negli ultimi anni”.
L’argomento vira poi sul tema della famiglia: “Per noi è un valore, la parola mamma è la parola più bella del mondo. Genitore 1 e 2 non sostituiscono il nucleo fondante della società. Non abbiamo una idea di amore ristretto, ognuno ama chi vuole. Non mi interessa se si è etero, bisessuali, omosessuali, nessuno si può permettere di offendere il prossimo. Bisogna incrementare le pene per chi offende e aggredisce, ma non discuto quando si tirano in mezzo i bimbi di 5-6 anni. L’educazione spetta alle mamme e ai papà. Stanno ridiscutendo addirittura le fiabe”.
Sul palco, oltre al consigliere regionale Andrea Maria Antonini, al segretario provinciale Roberto Maravalli e al coordinatore regionale Riccardo Augusto Marchetti, anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, esponente di Fratelli d’Italia.