SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La disciplina della sicurezza della balneazione è di esclusiva competenza dell’Autorità Marittima e l’ordine della Guardia Costiera di dotare lo stabilimento balneare di un bagnino ed assicurarne la presenza non riguarda l’uso del demanio marittimo, né la tutela degli interessi pubblici ad esso legati, bensì la sicurezza e l’incolumità dei bagnanti. È questo, in breve, quanto emerge da un summit tenutosi ieri pomeriggio negli uffici di Viale Marinai d’Italia tra il Comandante della Capitaneria di porto, il sindaco ed il consigliere regionale Andrea Assenti.
“Ho parlato col Comandante Di Maglio in un clima di serenità e collaborazione istituzionale e devo dire innanzitutto che la materia è rimessa nella competenza esclusiva dell’Autorità Marittima”, afferma il consigliere regionale Andrea Assenti. “Durante l’incontro ho acquisito ulteriori elementi di informazione che mi portano a dire che l’operato della Guardia Costiera non sia stato contra legem; osservo altresì che rispetto agli scorsi anni si è voluta dare una attenzione diversa al finale di stagione ma, al tempo stesso, devo constatare che la Capitaneria ha cercato sin da subito una soluzione, con l’intero comparto balneare e con le Amministrazioni. Mi sto facendo portavoce per l’istituzione di un tavolo di lavoro per la modifica dell’Ordinanza balneare e renderla più vicina alle esigenze dei concessionari di spiaggia”.
I compiti di programmazione, regolamentazione e coordinamento del soccorso e del salvataggio in mare – finalizzati a garantire la realizzazione di un efficace pattugliamento delle coste e la tempestività degli interventi di soccorso in mare – spettano alla Guardia Costiera. “Abbiamo gettato le basi per la prossima stagione balneare – commenta il primo cittadino, Antonio Spazzafumo – e questo incontro testimonia unità di intenti e leale collaborazione inter-istituzionale. La Capitaneria ha vigilato sul rispetto delle regole, dialogando a più riprese con le associazioni dei balneari e con i Comuni del circondario, per assicurare un esercizio coordinato delle rispettive competenze”.
Sul tema interviene infine la comandante della Capitaneria di Porto, Alessandra Di Maglio: “Chiarito che la stagione balneare è stata prorogata dall’Ente territoriale sino al 1° ottobre – tanto ai fini del monitoraggio delle acque di balneazione quanto all’utilizzo del litorale per finalità turistico ricreative – l’attività dei bagnini di salvataggio è riconducibile alla categoria dei servizi pubblici essenziali, non essendo revocabile in dubbio che mediante tale attività di salvamento balneare siano tutelati i diritti dei cittadini, alla vita, alla salute ed alla sicurezza. Ed è esattamente questo quanto disciplinato dall’Ordinanza di Sicurezza Balneare: servizio di salvataggio senza soluzione di continuità, a garanzia della salvaguardia della vita umana in mare e della tutela della pubblica incolumità sino alla conclusione della stagione balneare”.