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Robot chirurgico a Fermo, la rabbia di Ameli (Pd): “Un danno e un tradimento per la comunità”

"Invece che andare a brindare a Sanremo il Sindaco e la direttrice generale avrebbero fatto meglio ad impegnarsi per salvaguardare la sanità del Piceno".
Pubblicato il 12 Marzo 2024

L’indizione della gara per l’acquisto di un robot chirurgico a Fermo, fatta con determina 158 dell’11 marzo 2024, non è andata giù al PD che ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale.

Ad intervenire sul tema è il capogruppo e segretario provinciale dem Francesco Ameli

“Questa scelta rappresenta un danno enorme per la sanità del Piceno e soprattutto indica il tradimento e il disinteresse nei confronti della salute dei nostri cittadini. E’ l’ennesima dimostrazione che, con la complicità politica dei sindaci di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, nella sanità picena siamo costretti a spartire le briciole senza una vera strategia di sviluppo. Il tutto” commenta “pur di non disturbare il manovratore regionale.”

“E’ un danno enorme e un tradimento per la nostra comunità: già nel 2020 si era promesso di portare nel piceno la chirurgia robotica con tanto di sopralluoghi effettuati e comunicati. Necessità condivisa e ribadita anche dai sindaci dell’ambito XXII (Ascoli Piceno (capofila), Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione, Venarotta). Questi ultimi dopo anni di chiacchiere” spiega il segretario provinciale Ameli “2 mesi fa hanno sottoscritto un documento per ribadire la necessità di questa nuova tecnologia nella nostra AST. Avere la chirurgia robotica vuol dire rivoluzionare la modalità di intervento e gestione del paziente e beneficiare di un innalzamento notevole della qualità assistenziale”.

“Averla a Fermo” commenta il capogruppo Ameli “ determinerà però il rischio concreto di fuga del personale che potrebbe scegliere di crescere professionalmente in un altro ospedale anziché nell’AST Ascoli. Fioravanti, forse troppo impegnato a invadere la città di manifesti elettorali, è muto e non condivide più ciò chiedeva insieme ai sindaci dell’ambito XXII? Per questo il gruppo consiliare del Partito Democratico ha depositato già nella giornata di ieri un’interrogazione urgente per contrastare questa scelta ingiusta verso i nostri cittadini e i nostri operatori che di fatto agevolerà ancora una volta la sanità privata nel nostro territorio.”

“Invece che andare a brindare a Sanremo” ironizza Ameli  “il Sindaco e la direttrice generale avrebbero fatto meglio ad impegnarsi per salvaguardare la sanità del Piceno.

“Purtroppo i problemi della sanità picena continuano ad essere molteplici” attacca Ameli “ e quindi con l’interrogazione predisposta con i consiglieri Frenquellucci e Procaccini vogliamo sapere se verrà acquistato il robot anche nella nostra AST, quando saranno coperti i primariati vacanti nell’AST Ascoli Piceno e quando il reparto di Urologia diventerà autonomo.

Su quest’ultimo punto” ricorda l’esponente dem “a gennaio 2022 durante la presentazione del nuovo primario, fu spiegato che nell’AST Ascoli Piceno sarebbe arrivata la robotica per implementare e specializzare il P.O. Mazzoni. A distanza di due anni oltre il danno la beffa: mentre i pazienti urologici continuano ad essere appoggiati ad altri reparti, si decide addirittura la robotica a Fermo!”

“Purtroppo il tempo passa, nel fermano e nel teramano procede la realizzazione dei nuovi ospedali con la robotica (già presente anche nell’attuale di Teramo) e il piceno, cenerentola delle marche, dopo aver perso la scarpetta.. rimane a piedi” chiosa Ameli “privato dei propri diritti”.

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