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Rinascita Sambenedettese: “Pasquali ha preteso la testa della Lazzari. Spazzafumo non ci ha informato della decisione”

"La revoca delle deleghe alla Lazzari segna un altro triste capitolo di questa amministrazione che non ha migliorato la disastrosa condizione amministrativa della città, né favorito progressi economici"
Pubblicato il 22 Ottobre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Pasquali ha preteso la testa della Lazzari”. L’accusa giunge dalla lista Rinascita Sambenedettese, che contesta la revoca delle deleghe all’assessore.

“Come prevedibile e in ottemperanza ai rumors dei giorni scorsi, il sindaco Spazzafumo, ha revocato la nomina, senza per altro comunicare la decisione, al coordinamento della lista, in cui nonostante tutto la Lazzari milita e motivo per cui a sostegno della medesima, nonostante gli sgarbi ricevuti dall’esecutivo, si è cercato di mantenere un rapporto per molti aspetti collaborativo”.

Paolo Piattoni spiega: “Pasquali ha preteso la testa della professoressa, colpevole di indipendenza intellettuale, visto che non rispondeva ai suoi diktat. La cosa sembrerà ai più di poca rilevanza ed in fatti stando alla logica per il bene della città e per la dignità personale e politica di un rappresentante del popolo dovrebbe essere così. Purtroppo in questa città non è vero quello che dovrebbe essere incontrovertibile altrove. Siamo di fronte ad una maggioranza e giunta composta da soggetti che operano l’epurazione se non si è allineati e ubbidienti al pensiero unico. Se si ragiona sui numeri 6 consiglieri su 13 non rappresentano la maggioranza degli intenti e quindi non vi erano i numeri per una dismissione dell’assessore. Va da sé che la congiura è stata ordita e portata a termine solo da 3 o massimo 4 cospiratori. La revoca delle deleghe alla Lazzari segna un altro triste capitolo di questa amministrazione che non ha migliorato la disastrosa condizione amministrativa della città, né favorito progressi economici e che si regge su 13 consiglieri che non si sbranano tra loro solo perché un’altra defezione segnerebbe la caduta della giunta. Parliamo di personaggi che, fatto salvo uno o due elementi, non saranno più rieletti neanche nei comitati di quartiere e che quindi cercano di sfruttare quanto più possibile l’inerzia delle opposizioni. La Lazzari ha dato un input al settore che guidava, specialmente alla cultura, organizzando eventi che hanno interessato i cittadini e dato lustro alla città e quindi svolgendo il proprio incarico con dovizia e professionalità, qualità che in questa giunta mancano”.

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