GROTTAMMARE. “Serve chiarezza ma soprattutto responsabilità per trattare il presente e il futuro prossimo del tema rifiuti”. A parlare è Lorenzo Vesperini, in merito all’aumento della Tari a Grottammare.
“Nel Consiglio Comunale abbiamo evidenziato la sperequazione a livello di piano d’ambito provinciale tra chi è proprietario di una discarica (il comune di Ascoli) e gli altri comuni che subiscono l’aumento del costo rifiuti in discarica. Oggi, il comune di Ascoli Piceno, proprietario della discarica di Relluce, con il costo totale per il conferimento dei rifiuti per i comuni della provincia di 140 euro la tonnellata , riesce a finanziare il proprio bilancio attraverso gli introiti della discarica e può permettersi di applicare l’esenzione sulla Tari per tutti i nuovi cittadini che richiedono la residenza ad Ascoli, a differenza dei comuni di tutta la provincia che, per coprire i costi altissimi di smaltimento rifiuti, sono costretti ad aumentare la Tari ai loro cittadini. Nella città di Grottammare C’è chi urla sui giornali allo scandalo degli aumenti della tariffa rifiuti e poi, in consiglio comunale, si astiene, non avanza soluzioni e per complicità politica non argomenta i costi altissimi della discarica di Relluce (proprietà del comune di Ascoli) che costringono gli aumenti in tariffa a danno delle famiglie. Credo sia opportuna una profonda riflessione sull’attuazione di un nuovo piano industriale che riveda gestione/costi rifiuti e nuova discarica da parte dell’amministrazione comunale di Grottammare più sostenibile per la città e il territorio”.
Il consigliere comunale di opposizione prosegue: “Il gruppo Grottammare Città Unica, per responsabilità, sin da subito ha votato contrario al piano finanziario (pef), all’aumento delle tariffe e soprattutto agli squilibri di bilancio che dovranno essere ripianati con l’aumento delle tariffe per i cittadini. E ora proponiamo, attraverso una mozione, che i comuni della Riviera delle Palme e limitrofi riportino il giusto equilibro decisionale a livello territoriale senza subire le decisioni da chi ha solo l’interesse di rimpinguare il proprio bilancio a danno dei cittadini della provincia.
Pensiamo sia opportuno creare alternative alla discarica di Relluce attraverso la condivisione con tutti i comuni anche rivedendo e sostenendo la già approvata (diversi mesi fa) pianificazione dell’ATA rifiuti al costo di 90 euro la tonnellata. Auspichiamo una visione strategica a livello ambientale con l’applicazione di tariffe eco-sostenibili per la collettività dove il riciclo e la differenziazione abbattano i costi rispettando anche l’ambiente”.
