SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il tentativo di fare del Pd una grande comunità mi va bene, ma non sfioriamo il ridicolo. Al Referendum non potrà esserci libertà di coscienza”. Non usa giri di parole Matteo Richetti durante la presentazione di “Harambee” a San Benedetto.
“Chi voterà no ha torto perché usa questo appuntamento per raggiungere l’obiettivo di superare l’esperienza Renzi”, sostiene il deputato emiliano. “Non trovo uno pronto a riconoscere che la situazione attuale sia migliore di quella che si presenterebbe con la riforma. Non sopporto i toni di chi sostiene il sì, ma non trovo argomenti veri per affermare che tutto vada lasciato com’è”.
Rottamatore della prima ora, negli ultimi anni i rapporti col Presidente del Consiglio si sono decisamente raffreddati. Eppure, tra Renzi e D’Alema dalla torre butterebbe ancora il secondo, promotore di una “visione distruttiva”.
Ad ascoltare Richetti al Circolo Nautico c’è, a sorpresa, anche Paolo Perazzoli. Il consigliere comunale del Pd rimane in piedi sullo sfondo, dileguandosi nel bel mezzo del dibattito.
Il clima nel Pd è burrascoso, soprattutto in vista della Festa dell’Unità del 23, 24 e 25 settembre. Gli organizzatori sarebbero intenzionati a scegliere Piazza Giorgini come location, o in alternativa la vicina Piazza Matteotti (dove a giugno il centrosinistra chiuse la campagna elettorale).
La manifestazione promuoverà apertamente la campagna per il sì, con la realizzazione di dibattiti favorevoli alla causa della riforma costituzionale. Uno degli ospiti potrebbe essere il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini.
Perazzoli avrebbe invece ottenuto garanzie differenti, ovvero una par-condicio tra le ragioni del sì e del no. Una risposta definitiva arriverà dall’Unione Comunale del 2 settembre.
Tornando a Richetti, nel pomeriggio di giovedì il parlamentare ha visitato le zone terremotate di Arquata e Pescara del Tronto. Qui ha incontrato il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani.