SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si torna in Consiglio. Entro la fine del mese l’assise sarà chiamata ad approvare il consolidamento di bilancio riferito alle società partecipate e il nuovo regolamento per i contributi che il Comune eroga ad enti e associazioni.
Di quest’ultimo argomento si parlerà nella commissione Affari Generali di venerdì pomeriggio, con le modifiche che verranno illustrate per la prima volta ai presenti.
La notizia ha colto però di sorpresa il Presidente del Consiglio Bruno Gabrielli, stizzito per non essere stato informato sulla calendarizzazione degli argomenti in questione.

“Non sono un passacarte – dichiara – i temi li inserisco nei punti all’ordine del giorno quando li ritengo sufficientemente trattati e quando ritengo che abbiano fatto tutti i passaggi necessari per la comprensione. Attendo che qualcuno mi venga a spiegare le modifiche che si intendono apportare. Aspetto che un dirigente comunale o un assessore vengano a comunicarmele”.
Nuovi sussulti dunque per l’amministrazione Piunti, già turbata dal caso Girolami, scoppiato proprio per volontà di Forza Italia. La consigliera comunale intanto è ricomparsa in pubblico nel corso della conferenza sul rendiconto delle iniziative inserite nel cartellone di “Città in festa”.
Silenzio assoluto da parte della diretta interessata, che ha preso anche parte all’incontro tra il sindaco e i presidenti di centrodestra delle commissioni (il 17 toccherà a quelli di opposizione). L’ipotesi di una sfiducia – lei è presidente dell’organismo sul sociale – si sta sgonfiando col passare delle ore.
I berlusconiani potrebbero accontentarsi della semplice espulsione dal partito. “La sua sfiducia conta fino ad un certo punto – prosegue Gabrielli – per noi conta il discorso politico. Ci interessa che si capisca fino in fondo la gravità di ciò che è successo affinché non riaccada più. La Girolami non rappresenta più Forza Italia, è un corpo estraneo, si è dissociata. Il nostro movimento è liberale, non le abbiamo mai messo la pistola alla tempia costringendola a votare Pignotti, ma contavamo sul suo appoggio in quanto ce lo ha aveva garantito. E’ stata una presa in giro”.
A questo punto si attende la revoca della nomina di vicecapogruppo, con la conseguente possibilità di abbandono del gruppo azzurro.