SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Massima soidarietà a Giorgio De Vecchis”. E’ il coro di una parte dell’opposizione (tutta tranne il centrodestra) composta da Luciana Barlocci, Annalisa Marchegiani, Aurora Bottiglieri, Paolo Canducci, Simone De Vecchis. I cinque parlano infatti di un “attacco di una gravità estrema da parte del Sindaco e della sua Maggioranza, finalizzato a limitare le prerogative del consigliere e a impedirgli di svolgere serenamente il suo ruolo”.
Si riferiscono all’incarico affidato ad un avvocato di valutare se De Vecchis abbia commesso irregolarità nella vicenda della registrazione di Picenambiente. “L’accusa che viene mossa al consigliere – affermano – è di aver illegittimamente diffuso nel corso di un Consiglio Comunale il contenuto di registrazioni aventi ad oggetto conversazioni tra un dipendente comunale e il Sindaco stesso, insieme al Presidente del Consiglio e al Segretario Generale”.
“Invece di prendere una posizione ferma e decisa sul contenuto delle registrazioni e sulle modalità con le quali il dipendente si confronta con l’Amministrazione, il Sindaco ha pensato bene di impegnare fondi del bilancio comunale per chiedere un parere legale in merito alla condotta del consigliere De Vecchis. Perché? Lo si vuole forse intimidire unitamente a tutta l’opposizione?”
“Se questo è l’obiettivo non dichiarato, il Sindaco può essere certo che continueremo a svolgere al meglio il nostro ruolo di indirizzo e controllo, come previsto dalla legge e come richiestoci dai cittadini, per garantire il doveroso confronto democratico tra maggioranza e opposizione nell’interesse della città”.
E ancora: “Colpisce, altresì, l’ingiustificata diversità di trattamento che l’Amministrazione ha applicato nel caso della diffida ricevuta da tutti i consiglieri comunali dal legale di un privato interessato all’approvazione di una delibera consiliare. Di fronte a una quantomeno anomala pressione esterna, che avrebbe potuto minare il sereno dibattito sul punto all’ordine del giorno, non si è chiesto un parere legale per verificarne la legittimità e le possibili azioni a tutela del Consiglio ma ci si è limitati a inviare alla Procura della Repubblica per conoscenza una copia della diffida, accompagnata da una stringata lettera di presentazione. Nei giorni scorsi abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti per approfondire nei modi dovuti l’intera vicenda che colpisce il consigliere De Vecchis e confidiamo in una pronta risposta dell’Amministrazione, superando l’illegittimo rifiuto formalizzato dal Segretario Generale nel corso dell’ultimo consiglio Comunale. Non lasceremo nulla al caso e se necessario interesseremo della questione tutte le Autorità competenti, al fine esclusivo di tutelare l’immagine e le prerogative del Consiglio Comunale e in particolare dell’opposizione”.