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Referendum, Fede: “Ci è costato 400 milioni. Quesiti inadeguati, abbattuti dall’indifferenza”

Il senatore: “Questa volta gli elettori hanno pensato di bloccarli votando no o anche semplicemente con l'astensionismo"
Pubblicato il 13 Giugno 2022

“Quesiti inadeguati, abbattuti dall’indifferenza”. Non si fa attendere la reazione di Giorgio Fede in merito all’appuntamento referendario che ha riscontrato un bassissimo tasso di partecipazione.

“Centinaia di milioni di euro di soldi pubblici sono stati bruciati per propaganda, addirittura in un momento di grave crisi economica”, dice il senatore sambenedettese dei Cinque Stelle. “Si potevano impiegare meglio i circa 400 milioni che ci è costato questo giochetto della destra? Mai come oggi questo denaro sarebbe potuto essere utilizzato in mille modi: per gli imprenditori, per i cittadini,
per gli enti locali, per la sanità, per il lavoro, per la sicurezza, per il caro bollette e per tutti i grandi problemi che affliggono la nostra nazione nel post pandemia ed a cavallo di una guerra alle porte del nostro continente”.

Insiste Fede: “Questa volta gli elettori hanno pensato di bloccarli votando no o anche semplicemente con l’astensionismo, consapevole o meno, ma ricordiamoci che alle elezioni non ci sarà il quorum a salvare gli ignavi o gli scontenti. Solo il voto al Movimento Cinque Stelle potrà essere l’argine alla politica arrogante e che pensa esclusivamente al consenso e mai al buonsenso”.

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