ASCOLI PICENO. Referendum per il Lavoro, Cgil Ascoli: superata quota 3 mila firme per ogni quesito. Un segnale chiaro da tutto il territorio: basta precarietà, più sicurezza, bisogna cambiare rotta.
“Mentre a livello nazionale – fanno sapere dal sindacato – il nostro Segretario Generale Maurizio Landini annuncia l’atteso superamento della quota 500 mila firme, quelle necessarie per far svolgere il Referendum, nel Piceno possiamo annunciare di aver già superato a livello provinciale la quota 3 mila firme per ogni quesito, per un totale di oltre 12 mila firma raccolte. Barbara Nicolai commenta: “Un segnale davvero incoraggiante, che dimostra quanto lavoratrici e lavoratori abbiano voglia di un cambiamento reale delle politiche sul lavoro”.
La Cgil Nazionale ha infatti lanciato una raccolta firme per indire 4 Referendum abrogativi su licenziamenti illegittimi, contratto a tempo determinato, e sicurezza sul lavoro per i lavoratori in appalto, che ha preso il via il 25 Aprile e da quel giorno vede impegnati in tutta Italia le strutture della CGIL nella raccolta firma continua.
“Abbiamo organizzato più di 70 tra gazebo e banchetti in tutto il territorio provinciale, di cui molti già tenuti e moltissimi ancora in programma.- continua Barbara Nicolai- Abbiamo tenuto quasi un centinaio di assemblee e momenti di confronto con lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati per spiegare le nostre ragioni. Non ci arrendiamo all’idea di un lavoro precario, sottopagato, e non sicuro. Possiamo dire che 3000 mila firme in così poco tempo sono un ottimo risultato che dimostra che non siamo gli unici a non arrendersi. Non ci fermiamo di certo e continueremo a raccogliere in maniera incessante sino ai primi di Luglio”.
I banchetti della CGIL continueranno in tutti il territorio provinciale e sono consultabili sui social della Cgil Ascoli Piceno. Oppure è possibile passare nelle nostre sedi, o ancora firmare online con lo SPID in pochi secondi attraverso il sito www.cgil.it/referendum.