Sarà quasi certamente Sergio Loggi il nuovo presidente della Provincia di Ascoli Piceno. Il sindaco di Monteprandone, infatti, ad oggi risulta essere l’unico candidato in corsa e nessuno sembra intenzionato a sfidarlo. L’unico possibile outsider, Daniel Matricardi, ha annunciato il ritiro venerdì mattina, facendo riferimento al mancato endorsement dell’amministrazione Spazzafumo: “Preso atto che, diversamente dall’amministrazione di Ascoli Piceno che mi ha dato il pieno appoggio, la nuova amministrazione di San Benedetto non si è resa disponibile a tale convergenza, è venuto meno il progetto su cui avrei basato una mia eventuale candidatura”.
Per conoscere lo scenario definitivo bisognerà attendere fino a domenica. Poi ci si proietterà al voto del 18 dicembre, quando ad esprimersi saranno i soli consiglieri comunali del Piceno.
Il centrodestra a questo punto gareggerà senza candidato presidente, andando a comporre una semplice lista di consiglieri. In questo senso, la legge prevede la separazione tra la preferenza al presidente e quella ai futuri componenti dell’assise. “Predisporremo la lista partendo dagli amministratori di area che sarà aperta al contributo di quegli esponenti civici che intenderanno consolidare a livello provinciale l’azione di riequilibrio in favore del sud delle Marche che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia stanno portando avanti con determinazione”, confermano Roberto Maravalli, Antonio Vagnoni e Filippo Melloni.
Il Pd, invece, appare orientato verso un sostegno compatto a Loggi. Seppur non iscritto al partito, il gradimento nei confronti dell’amministratore monteprandonese è diffuso e il gruppo degli scontenti non è così numeroso da lasciar ipotizzare una sfida.
Per quel che riguarda infine i Cinque Stelle, nelle prossime ventiquattro ore sono previsti incontri per decidere la linea del Movimento. “Volendo prendere parte a questa tornata stiamo valutando le proposte, i punti programmatici e le candidature in campo per vedere se si realizzeranno le convergenze per prendere parte attivamente con nostre candidature”, spiega il senatore Giorgio Fede. “Stiamo concludendo i confronti, stiamo a vedere, domenica tutto il quadro sarà chiaro e definito”.