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Pronto Soccorso, nuovo allarme di Bottiglieri: “Non possiamo continuare ad osservare impotenti. Preoccupati per l’estate”

"Insostenibile carenza di personale sanitario in prossimità tra l’altro dell’inizio della stagione estiva che vede il raddoppio delle presenze su tutta la fascia costiera"
Pubblicato il 7 Maggio 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Aurora Bottiglieri torna a mostrare preoccupazione per la situazione dell’ospedale di San Benedetto: “Senza Pronto Soccorso restano solo i miracoli, e miracoli di natura non medica e ricorrenti, sono assai rari. Non possiamo continuare ad osservare impotenti quanto accade nel Pronto Soccorso del nostro ospedale, che è un servizio che dovremmo trattare meglio un po’ tutti, perché è l’ultimo baluardo del sistema sanitario nazionale che accoglie razze diverse, età diverse, stati sociali diversi, h24 per 365 giorni all’anno. Abbiamo già dimenticato l’ondata micidiale della pandemia? Noi no”.

La presidente della commissione sanità analizza la situazione: “Crediamo doveroso ringraziare ulteriormente quei medici e tutto il personale che hanno finora garantito il servizio di salute nonostante tutto e che spesso invece devono affrontare la comprensibile rabbia dei cittadini per le lunghe attese. Ciò nonostante, la Direzione Generale della neonata Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno non riesce a dare una concreta soluzione alla insostenibile carenza di personale sanitario presso il nostro Pronto Soccorso, in prossimità tra l’altro dell’inizio della stagione estiva che vede il raddoppio delle presenze su tutta la fascia costiera.  Non spetta a noi indicare soluzioni, ma suggeriamo di guardare alle esperienze di altri ospedali  della Regione”.

Prosegue la Bottiglieri: “I nodi della fallimentare programmazione sanitaria della Giunta Regionale sono venuti al pettine e non può ancora giustificarsi e autoassolversi per l’eredità ricevuta. Perdere anni di tempo per una riforma ancora incompiuta e presentata come la panacea di tutti i mali ovvero l’istituzione delle Aziende provinciali, promettere nuovi ospedali di primo livello, riaperture degli ospedali minori, nuovi servizi di cardiologia interventistica, medicina territoriale ed altro ancora per non scontentare nessuno da mare a monti, il tutto senza fare i conti con le risorse e con il personale sanitario necessario. Abbiamo bisogno di amministratori seri che non sacrifichino la verità delle cose per il proprio consenso elettorale ma che lavorino per risolvere i problemi dei cittadini a partire da una urgente definizione degli indirizzi e delle procedure per rispondere concretamente alla situazione di collasso dei Pronto Soccorso, soprattutto quelli costieri data l’imminente stagione balneare”.

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