SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Gli ex assessori Pierfrancesco Troli e Pierluigi Tassotti, entrambi di Fratelli d’Italia, vanno all’attacco dell’amministrazione comunale in merito alla questione relativa alla richiesta di affido formulata dalla Samb per quanto concerne il campo Ciarrocchi rilevando, nel loro intervento, “come sia alquanto bizzarro che una decisione che molti altri comuni hanno preso – sicuramente dopo attente valutazioni delle proposte arrivate e non a cuor leggero – in un lasso di tempo ridotto o comunque consono alla richiesta protocollata all’Ente, il Comune di San Benedetto del Tronto impieghi tempi e modi che di certo non favoriscono la società sportiva richiedente, da sempre fiore all’occhiello del territorio ma nell’ultimo anno salita agli onori della cronaca per la gestione operata dal Presidente Massi che è riuscito a rinsaldare intorno ai colori rossoblù un territorio ed una popolazione che da troppo tempo chiedeva di tornare protagonista”.
“Se dal punto di vista normativo – l’art. 5 del suddetto D.Lgs. n. 38/2021 prevede che le associazioni e le società sportive senza fini di lucro possono presentare agli enti locali, sul cui territorio insiste l’impianto sportivo da rigenerare, riqualificare o ammodernare, un progetto preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziaria per la rigenerazione, riqualificazione e l’ammodernamento per la successiva gestione – non sembrano esserci paletti che potrebbero creare dubbi all’amministrazione sull’effettiva fattibilità della cosa, è la parte che riguarda il sociale che dovrebbe invogliare l’Ente ad approvare più velocemente possibile la richiesta. Infatti – insistono i due esponenti di Fratelli d’Italia – se l’ente locale riconosce l’interesse pubblico del progetto (e sinceramente si deve fare uno sforzo enorme perché ciò non avvenga…), può affidare la gestione gratuita dell’impianto alla società sportiva che ne fa richiesta per una durata proporzionalmente corrispondente al valore dell’intervento con la previsione di un utilizzo da parte dello stesso impianto teso a favorire l’aggregazione sociale e giovanile. Ora, negare che la società del Presidente Massi non abbia tra i suoi target l’aggregazione sociale e il riconoscimento dell’importanza della pratica sportiva a livello giovanile sembra più un volersi tappare gli occhi piuttosto che prendere atto di quanto quotidianamente accade in quegli spazi. In più ci sarebbe per la società affidataria l’obbligo di mantenere in “ottimo stato” l’impianto che resterebbe di proprietà del Comune che, al contempo, non si dovrebbe più far carico di alcun tipo di spesa per la gestione e manutenzione dello spazio”.
I due esponenti della passata amministrazione rincarano la dose: “Non sono chiare, pertanto, le motivazioni che spingerebbero i rappresentanti di viale De Gasperi ad allungare così tanto i termini di una risposta da dare alla U.S. Sambenedettese e permettere un ammodernamento di una struttura e di uno spazio che risulterebbe poi una delle eccellenze a livello di strutture sportive cittadine. E si sa quanto, di queste eccellenze, ce ne sia bisogno e necessità”.
L’occasione della richiesta di chiarimenti in merito all’impianto Ciarrocchi permette a Tassotti e Troli anche di affrontare la questione Riviera delle Palme. “A che punto è – chiedono i due – l’iter per l’affidamento dello Stadio? Perché, quasi a ridosso dell’inizio della stagione sportiva, ancora non è stato comunicato nulla alla società del Presidente Massi così che lo stesso possa provvedere a programmare la stagione sportiva del club? Verrà, intanto, accolta la richiesta di spostamento degli uffici? E perché dalla casa comunale si prova, anche in maniera poco velata – vedasi l’ultima querelle relativa al manto erboso – a mettere in difficoltà la Sambenedettese e chiunque collabori con lei? A queste domande l’amministrazione deve dare delle risposte perché dovute e perché chi si è fatto da sempre paladino di trasparenza, collaborazione e sambenedettesità ora non può più permettersi di sottrarsi alle proprie responsabilità”.