“Mi auguro di cuore che il 1° maggio diventi anno dopo anno una festa di conquista”. E’ l’auspicio del sindaco Antonio Spazzafumo, contenuto nel messaggio dedicato alla Festa dei Lavoratori.
“La Costituzione pone il lavoro a fondamento della Repubblica, perché considera la persona come il perno della società ed oggi, da sindaco, il mio pensiero va a tutte quelle persone che un lavoro non ce l’hanno, che l’hanno perso e che a volte non lo cercano più, alle persone sfruttate, sottopagate o “vessate”, a quelle che hanno perso “la dignità del lavoro”, ai giovani che non lo trovano e a quelli che una mattina sono usciti di casa per andare al lavoro e non hanno fatto più ritorno”.
Prosegue il primo cittadino: “Non me ne vogliano tutti gli altri – quelli che lavorano e che si sentono soddisfatti del proprio status – ma da rappresentante delle istituzioni la mia riflessione si basa sempre su quanto detto da “semplice cittadino”: prima di tutto vengono le persone, e soprattutto chi vive un momento o una condizione di difficoltà personale, familiare o lavorativa. Salute e Lavoro debbono essere le priorità: il diritto alla salute è al centro di ogni progetto di vita e non deve piegarsi agli interessi di una o di quell’altra parte, il lavoro è l’essenza della dignità dell’uomo e senza di esso non ci può essere un futuro. Creare lavoro è un dovere costituzionale e oggi l’attuale amministrazione – non con poche difficoltà – sta progettando il futuro della città in cui generare quel “benessere diffuso” a cui tutti crediamo e aspiriamo. Mettendo da parte individualismo e opportunismo, noi tutti dobbiamo impegnarci per i nostri figli e per le nuove generazioni, perché il lavoro che sapremo “creare” sarà totalmente diverso da quello che conosciamo ora e forse ancora non lo immaginiamo: sarà sicuramente più digitale, più legato al mondo dei servizi e del turismo. Proprio con queste prospettive, l’attuale amministrazione interverrà con politiche e strategie adeguate e lungimiranti. Bisogna continuare con il sistema dell’accoglienza, del turismo, della cultura e del bello perché è questa la chiave di volta per lo sviluppo economico del nostro Territorio che ha tanto da offrire: questo nuovo scenario avrà sicuramente impatto anche sull’occupazione e sulle nuove professioni”.