Una mezz’ora a colloquio con la marineria e altri trenta minuti sul palco, per lanciare Pasqualino Piunti e soprattutto la sua Lega, in vista del voto del 3 e 4 ottobre. Matteo Salvini arriva a San Benedetto facendo prima tappa al porto dove ad attenderlo, oltre al sindaco Piunti, c’è Lorenzo Marinangeli, imprenditore ittico, responsabile regionale per la Pesca della Lega e candidato in consiglio comunale.
“La categoria lamenta le restrizioni, le normative europee ci imbavagliano”, dice Marinangeli. Ad affiancarlo c’è l’armatore Andrea Marchegiani, che chiede all’ex vice-premier di battersi per una “revisione degli accordi comunitari”, dal momento che “ci sono piombate addosso una serie di normative allucinanti”.
Salvini ascolta, rimane stupito di fronte alla riduzione delle imbarcazioni e assicura: “Ho chiesto ai miei di attivare un’azione coordinata. C’è una evidente disparità, ho incontrato marchigiani, siciliani, calabresi e campani. Tutti denunciano la stessa cosa”.
In contemporanea, in piazza Giorgini la Lega è già sul palco. I ventiquattro candidati si presentano e, in un secondo momento arriva pure il primo cittadino. Il suo intervento però viene accolto dai fischi degli ultras della Sambenedettese, che hanno contestato le sue parole con cori e insulti.
“Li faccio sfogare – ribatte Piunti – è un comportamento legittimo, ma incomprensibile. Noi ci proponiamo nel segno della continuità, non temiamo nessuno. Nemmeno chi dopo aver dati cattivi esempi ora pensa bene di darci buoni consigli. Ci attaccano sul bilancio dopo che loro hanno ricevuto una condanna dalla Corte dei Conti”. Riferimento ovviamente a Paolo Canducci, che lo aveva attaccato.
Gli ultras se ne vanno non appena Salvini sale sul palco. Il leader della Lega, tuttavia, non evita di affrontare la questione: “Sul pallone c’è una traversia in corso. Spero che la Samb torni dove merita di tornare. Ma nella scelta di un sindaco il calcio non c’entra”.
Non mancano i prevedibili elogi alla città: “Avete uno dei mari più belli d’Italia, non capisco chi va all’estero. San Benedetto è una città di quasi 50 mila abitanti. Su questo palco c’è una squadra di gente esperta e onestà. Non basta tuttavia l’onestà. I Cinque Stelle hanno vinto urlando ‘onestà’, ma se hai un sindaco incapace distruggi la città”.
Ed ancora: “La Lega ribadisce il no alla direttiva Bolkestein e si batterà contro la svendita delle spiagge”.
Sui vaccini la linea non cambia: “Che nemmeno un bambino resti fuori dalla scuola. Non ci possono essere bambini discriminati. Voglio vivere in un Paese libero. Per chi non vuole e non può fare il vaccino, lo Stato deve garantire tamponi gratuiti”.
Infine, inevitabile un passaggio sul ddl Zan: “Se in questa piazza ci sono gay, trans e lesbiche mi interessa meno che zero. Ognuno ama chi vuole, che mi frega. Il problema subentra quando si tirano in ballo i bambini delle scuole elementari a cui si dice che ci sono esseri fluidi, non maschietti e femminucce”.