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Presidio per la Pace, appuntamento per sabato 9 dicembre in piazza Giorgini

L'evento promosso dall’Anpi era stato rinviato sabato scorso per il forte vento che ha colpito la riviera. “Fermiamo le guerre, la pace prima di tutto” è il motto dell’iniziativa
Pubblicato il 4 Dicembre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Verrà recuperato il 9 dicembre, a partire dalle ore 16 in piazza Giorgini, il presidio per la pace promosso dall’Anpi rinviato sabato scorso per il forte vento che ha colpito la riviera.

“Fermiamo le guerre, la pace prima di tutto” è il motto dell’iniziativa che vede l’adesione di Pd, Articolo Uno, Nos, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Movimento Cinque Stelle, Verdi, Psi, Buon Vento, Sos Missionario, Rete degli studenti medi, Cgil, Cisl e Uil.

“Ormai è il tempo di convincersi che non esiste più la guerra limitata agli eserciti, ma che qualsiasi guerra colpisce in modo più o meno devastante le popolazioni civili”, spiegano gli organizzatori. “E tutto ciò sposta obiettivamente i termini della questione, perché la forma della guerra contemporanea è sempre più in sé e per sé criminale. Nel nostro nuovo tempo di terrore senza equilibrio si è parlato e si parla dell’arma atomica come di un’eventualità, certo ultima, improbabile, esecrabile, ma possibile a determinate condizioni. Siamo alla banalizzazione della guerra nucleare”.

L’associazione dei partigiani puntualizza: “Condanniamo l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e dalle occupazioni. Non vi è giustificazione alcuna per l’operato di Hamas. Neppure la disperazione e l’esasperazione del popolo Palestinese, vittima da decenni dell’occupazione, della restrizione delle libertà, della demolizione delle case, dell’espropriazione dei terreni e delle continue provocazioni delle frange radicali della destra israeliana e dei coloni può trovare una risposta nell’azione terroristica e militare. Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità per il bene del popolo palestinese. Al contempo, non vi è giustificazione alcuna che Israele abbia reagito con la sua potenza militare contro la popolazione della Striscia di Gaza o usare metodi di rappresaglia come togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione anch’essa ostaggio della violenza scatenata da Hamas, senza vie di fuga ed impossibilitata a proteggere le famiglie, i bambini e gli anziani. La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione Palestinese che ha portato alla distruzione di Gaza, alla morte di oltre 12.00 civili tra cui 4.630 bambini e 3.130 donne è assoluta”.

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