SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 25 marzo si torna in Consiglio per l’approvazione del bilancio di previsione, ma per il Pd sarà anche l’occasione per presentare due interrogazioni. Una riguarderà i Poru e sarà rivolta direttamente al sindaco Piunti (che ha mantenuto la delega all’Urbanistica), mentre l’altra si concentrerà sul futuro dell’asilo nido Piccolo Principe.
Ad annunciarlo sono stati gli stessi democratici in occasione dell’assemblea degli iscritti svolta all’Hotel Calabresi. Due casi inseriti in un lungo elenco di disfatte e fallimenti, che a detta del centrosinistra si allunga dai lavori pubblici alla cultura, passando per il turismo.
“Quest’amministrazione è incapace e inadeguata – sbotta Antimo Di Francesco – sta smantellando tutto quello che di buono era stato fatto. Il Ballarin è stato un cavallo di battaglia per tutta la campagna elettorale, ora dicono che mancano i fondi. Idem per la vasca scoperta della piscina che in estate non riaprirà. Su questo argomento chiederemo presto spiegazioni”.
Tonino Capriotti ribadisce il disappunto per l’abolizione del Maremoto, definendo al contempo “una schifezza” la manifestazione in piazza organizzata a Carnevale. Di “decrescita felice” parla invece Fabio Urbinati, che cita le “innumerevoli risorse messe a disposizione dalla Regione e non sfruttate”.
Ad ogni modo, il Pd è ancora convinto di poter ribaltare l’esito elettorale dello scorso giugno e guarda con ottimismo al 6 aprile, giorno dell’udienza al Consiglio di Stato. “Se si delineano gli scenari che auspichiamo si rimodulerà l’assetto dell’assise – aggiunge Di Francesco – noi abbiamo ottenuto il 51% dei consensi e contiamo appena 8 consiglieri, Piunti con meno del 30% gode della maggioranza assoluta. Il Consiglio non è in linea con la scelta effettuata dagli elettori”.