Sulla chiusura della piscina comunale, interdetta dopo un’ordinanza del sindaco Piunti legata alla sicurezza, interviene anche la candidata del Pd Aurora Bottiglieri che parla di “finale di una storia cominciata qualche anno fa, quando l’amministrazione si mise in testa di riqualificare la piscina comunale attraverso un project financing, ovvero attraverso l’aiuto di privati. Il percorso di questo progetto fu, a voler essere gentili, opaco e pieno zeppo di irregolarità, tanto che alla fine la giustizia amministrativa l’ha stoppato”.
Bottiglieri non le manda a dire, definendo la vicenda del project financing “il lato meno grave”. “Imperdonabile – afferma – per Piunti e per i suoi (compresi l’ex vicesindaco Assenti, l’ex assessore Traini e tanti che adesso attaccano ma che hanno condiviso al 100% tutto il percorso che ha portato al disastro) è l’arroganza con cui per anni si è risposto alle associazioni sportive, agli operatori del settore e a larghe fette della cittadinanza che reputavano il project financing una follia. Cosa che, peraltro, poi è stata dimostrata dai fatti. Vale la pena sottolineare, infatti, che l’amministrazione Piunti ha sostanzialmente deciso di disinvestire nella struttura, senza porsi nemmeno il problema della manutenzione ordinaria. Gravissima poi la decisione di non fare nulla nei mesi di chiusura forzata, tanto che, alla fine, si è arrivati alla vigilia della riapertura con un provvedimento che avrà conseguenze devastanti per gli operatori e per gli utenti. La città è protagonista, sì ma dell’incompetenza di Piunti e dei suoi”.