SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un nuova Commissione pubblica per illustrare il piano aziendale della Picenambiente si terrà il prossimo 21 febbraio. Si tratterà del secondo tempo di un confronto già avviato prima di Natale, nel corso del quale la società partecipata spiegò come fosse necessaria l’individuazione di un nuovo punto di conferimento dentro ai confini provinciali.
Dal 10 ottobre del 2016 infatti, lo smaltimento dell’indifferenziato avviene fuori dal territorio ascolano. Qualora si tornasse in bacino entro aprile, si potrebbe tarare una spesa di 95 euro a tonnellata, ma se lo smaltimento esterno sforerà i sei mesi, ecco che si potrà arrivare anche ad una tariffa di 101-102 euro.
“Le soluzioni ci sono ma serve una volontà forte della politica – avvisa il vicesindaco Andrea Assenti – non bisogna perdere tempo a litigare, occorre un’assunzione di responsabilità”.
Assenti ha quindi elencato l’incremento della tassa sui rifiuti a carico dei cittadini dal 2012 ad oggi. Se cinque anni fa un’abitazione di 100 metri quadri occupata da quattro elementi spendeva 172 euro, ora ne versa addirittura 271. Tre componenti invece da 172,5 euro sono passati a 200 tondi.