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Piano socio-sanitario della Regione, la Cgil: “Al Madonna del Soccorso si impiegano pochi medici specializzandi rispetto ad altri territori”

Filiaci: "Poche risorse finanziarie e poco personale, va invertita la tendenza. Il governo di destra delle Marche se vuole può farlo visto che Il Capo del Governo nazionale ha la maggioranza in Parlamento"
Pubblicato il 12 Aprile 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La Regione ha presentato il piano socio-sanitario a San Benedetto, nel corso di un incontro avvenuto martedì all’auditorium Tebaldini. All’appuntamento era presente anche la Spi Cgil, che continua a denunciare l’insufficienza delle risorse finanziarie e di personale, soprattutto medico ed infermieristico.

“Occorre invertire la tendenza e potenziare i Servizi Sanitari e Socio sanitari pubblici”, afferma il segretario Paolo Filiaci. “Il governo di destra delle Marche se vuole può farlo visto che Il Capo del Governo nazionale ha la maggioranza in Parlamento per cambiare le Leggi e che la Meloni ascolta e prende in grande considerazione il Presidente della Regione Marche Acquaroli perché è dello stesso partito politico, Fratelli d’Italia. Anche il limite alle assunzioni nella Sanità pubblica con il riferimento ai dipendenti in servizio nel 2004 meno l’1,4% può essere superato, perché stiamo al di sotto della soglia prevista dall’Unione Europea, atteso che l’Italia ha la Spesa pro-capite più bassa d’Europa per la Sanità e i Servizi Socio sanitari”.

Prosegue Filiaci: “Servizi Sanitari e Socio sanitari pubblici che funzionano sono in relazione al vivere bene di tutti collettivamente, perché se una persona si ammala mette a rischio la salute di tutti i cittadini e lo abbiamo visto con la recente Pandemia da Covid. Ora, dopo oltre due anni e mezzo del governo di Destra nelle Marche, le Liste di attesa per avere una diagnosi precoce per avere salva la vita si sono allungate di molto rispetto alla gestione del Governo regionale precedente. L’accesso alla Sanità pubblica gratuita e garantita a tutti sta sempre più diventando un miraggio. Pensionati della nostra zona, con le pensioni mediamente tra le più basse d’Italia e cittadini in condizioni disagiate che devono ricorre alla Sanità Privata a pagamento addirittura per le cure oncologiche è il segno del superamento del limite della decenza nei confronti non solo di quelli che rappresentiamo. Occorre un riequilibrio di risorse finanziarie e di personale dipendente verso il Sud delle Marche, che ha minori posti letto nelle Residenze Sanitarie Assistenziali e nelle Residenze protette per anziani, a cui si aggiunge una minore spesa per l’assistenza domiciliare gratuita, indispensabile quest’ultima per assistere gli anziani non autosufficienti evitando così il loro sradicamento dalla famiglia e dal contesto sociale in cui vivono. Occorre assumere Medici di Medicina generale e Pedriatia di libera scelta nelle Case della Salute e/o Ospedali di comunità, potenziando la loro presenza nel territorio per ridurre quasi l’80% di accessi impropri al Pronto Soccorso o Medicina d’Urgenza. Si chiede all’Amministrazione di Destra delle Marche di assumere Medici, Infermieri e altro personale necessario al Pronto soccorso o Medicina d’urgenza, soprattutto in vista del triplicare della popolazione presente con l’imminente arrivo della stagione estiva e di ripensarne la privatizzazione ricorrendo a Medici, infermieri e personale dipendente delle Cooperative sociali per non abbassare la qualità di questo servizio fondamentale per salvare vite umane. Infine, all’Ospedale di San Benedetto del Tronto si impiegano pochi Medici specializzandi rispetto ad altri territori e quasi tutti sono in servizio all’Ospedale Regionale di Torrette, sarebbe opportuno prevedere un turn over su tutto il territorio regionale come già avviene in Emilia Romagna, Veneto e Friuli”.

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