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Pepa: “Bilancio in ottima salute, nonostante la pesante eredità”

L'assessore replica a Canducci: "La pandemia non può essere ignorata, perché ha penalizzato le procedure di riscossione"
Pubblicato il 15 Settembre 2021

“Il bilancio del Comune gode di ottima salute, tanto che abbiamo chiuso quest’anno con un una rilevante cassa positiva di 12 milioni, mai accaduto precedentemente, come mi confermano gli Uffici di riferimento”. A parlare è l’assessore alle Finanze Gian Luigi Pepa, che replica alle dure affermazioni pronunciate da Paolo Canducci.

“Abbiamo sofferto negli ultimi anni per via di debiti fuori Bilancio creati da precedenti amministrazioni e per via tanti residui attivi ereditati che ci hanno obbligato ad accantonamenti al fondo crediti per oltre 30 milioni, accantonamenti che hanno notevolmente ridotto per pari importo la nostra possibilità di intervento. Quindi, malgrado la pesante eredità, abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi e lasciamo i conti in perfetto ordine. La pandemia non può essere ignorata, perché ha penalizzato le procedure di riscossione, sia ordinarie, nonché il coattivo, in quanto sono intervenute norme Nazionali che hanno limitato la procedura coattiva, tanto che in Giunta si è deliberato di rinviare le scadenze tributarie e della Bucalossi, per tutelare i cittadini in difficoltà economica, in un’ottica di collaborazione sociale. Se ci preoccupiamo dei nostri cittadini, anche dal punto di vista delle tasse, deve essere valutato come un atto di amore per la città e non di critica, perché in un periodo di difficoltà non abbiamo fatto cadere la scura dei pignoramenti”.

Pepa inoltre smentisce che ci sia stato un aumento dei tributi: “Se ci si riferiva alla Tari, l’incremento non è imputabile alla volontà dell’amministrazione, ma alle nuove norme nazionali, intervenute nella modalità di determinazione dei costi. Se, invece, si vuole trattare del tasso di riscossione che sarebbe peggiorato, andrebbe ricordato che per effetto della emergenza sanitaria a partire dal 2020 le procedure di riscossione dei tributi sono state fortemente condizionate. La stessa amministrazione comunale ha rinviato nel 2020 numerose scadenze tributarie ed extratributarie di propria competenza cercando di non gravare sui cittadini già provati dalle restrizioni e dalla pandemia. L’attuale amministrazione ha attivato operativamente le procedure esecutive della riscossione coattiva, che l’amministrazione precedente non aveva né avviato né perfezionato. Attivare procedure esecutive in tale periodo, seppure consentito agli enti che hanno istituito un autonomo ufficio riscossione coattiva, è parso all’amministrazione un grave controsenso a danno dei propri cittadini. Le attività di riscossione coattiva sono state riavviate dall’Agenzia elle Entrate Riscossioni solo a partire dal corrente mese di settembre e analogamente gli uffici hanno ripreso la loro attività. Parlare di peggioramento della riscossione quindi al momento appare alquanto fuori luogo e intempestivo considerato che ci si avvia ad una ripartenza economica lenta con molte difficoltà ancora da risolvere. Infine è il caso di segnalare che l’inesigibilià dei crediti tributari più vecchi, riscossi a mezzo Agenzia delle Entrate Riscossione può essere effettuato solo dopo che la stessa ne segnali l’ inesigibilità, dopo aver tentato infruttuosamente la riscossione. Le comunicazioni di inesigibilità dell’Ader hanno una cadenza specifica dettata dalla legge e quindi fintanto che l’Ader non comunica l’inesigibilità del credito, lo stesso rimane nel bilancio dell’ente”.

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