SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Doveva essere l’occasione per siglare la pace e guardare assieme al futuro. Tra Pd e Verdi, invece, è di nuovo altissima tensione. Nel mirino sono finite le parole del portavoce nazionale degli ambientalisti Angelo Bonelli che sabato è tornato sulle elezioni comunali del 2021, accusando i dem di aver rifiutato le primarie e il sostegno a Paolo Canducci.
E pensare che poco prima lo stesso Bonelli era stato ospite a BoCs, la scuola di formazione promossa dal Pd all’hotel Progresso.
“Entrare in aperta polemica col Pd, quando si è ospiti di un incontro organizzato dallo stesso Pd, che ha inteso estendere l’invito a tutti i leader del centrosinistra proprio per essere collaborativi, inclusivi e fare finalmente fronte comune, è una scelta infelice, sicuramente inopportuna”, tuona la segretaria Diana Palestini. “Per di più rispolverando una questione che, stando ai tempi della politica, è decisamente superata, cioè quella di Canducci mancato candidato sindaco di tutto il centrosinistra. Bonelli attribuisce la colpa della sconfitta al Pd, reo di non aver voluto riconoscere proprio a Canducci la leadership di un possibile centrosinistra unito, cosa che avrebbe portato a una vittoria sicura delle amministrative del 2021. Analisi politica col senno di poi, sbrigativa e tendenziosa, che per di più evidenzia la scarsa conoscenza di Bonelli delle questioni locali e delle dinamiche politiche che hanno prodotto quella situazione”.
La Palestini non cela l’irritazione: “Per Canducci e Bonelli, che evidentemente sono in campagna elettorale effettiva e permanente, l’evento regionale organizzato dal Pd proprio a San Benedetto, sarà sembrata una situazione ghiotta e irrinunciabile per continuare a fare campagna elettorale pro domo loro, peccato che le finalità dell’evento andavano nella direzione opposta e contraria. Piuttosto ci si sarebbe aspettati da Bonelli qualche chiarimento sulla situazione dei Verdi a San Benedetto, guidati da Canducci. Il velo del silenzio sarà pure pietoso ma è molto fragile. Non sempre cercare le luci della ribalta a tutti i costi paga, perché poi i riflettori colpiscono anche quelle zone d’ombra che si vorrebbe mantenere tali”.
Che lo strappo sia profondo lo dimostra il fatto che è saltato l’incontro tra Verdi e Pd all’ex cinema delle Palme, voluto dallo stesso Canducci. Si sarebbe dovuto discutere dei problemi cittadini e di futuro in un clima di ‘pacificazione’. Tutto rimandato, chissà a quando.