SAN BENEDETTO DEL TRONTO
La commissione di garanzia nazionale del Pd ha dichiarato la nullità della commissione provinciale di garanzia di Ascoli Piceno a causa di un errore nella surroga dei membri nell’estate 2019.
Una notizia che scuote il partito, in quanto la decisione azzera la validità di qualsiasi delibera presentata e votata successivamente a tre anni fa.
Insomma, un lasso di tempo ampissimo, che va a interessare pure la sezione di San Benedetto, che nell’autunno 2020 svolse il congresso comunale. Venne eletto Claudio Benigni, che in seguito si sarebbe dimesso, lasciando spazio a Diana Palestini. Tuttavia, in quell’occasione, Pier Giorgio Giorgi presentò ricorso proprio alla commissione di garanzia provinciale, che la bocciò. La contestazione riguardò l’impossibilità per i nuovi iscritti di votare, con la partecipazione limitata a coloro che avevano rinnovato la tessera entro la fine di settembre.
Difficile che Giorgi – nel frattempo divenuto coordinatore del circolo centro – possa tornare ad alzare la voce. Da valutare, invece, l’altro ricorso presentato da alcuni iscritti dem che mettevano in dubbio la validità della nomina della stessa Palestini. Pure in quel caso si espresse a settembre la commissione provinciale. Un esposto potrebbe essere riproposto tale e quale, ma stavolta verrebbe giudicato da una commissione rinnovata.
Una mossa in tal senso riaprirebbe la frattura all’interno di un Pd che, a fatica, sta cercando di risollevarsi.