“Fuori dal Pd”. Matteo Terrani e Claudio Benigni scaricano Alessandro Marini, Sabrina Gregori, Nicola Rosetti e gli altri dem che hanno deciso di presentarsi nella lista Democratici per Canducci, a sostegno dell’ex assessore. “Nel momento in cui ci si candida altrove non si fa più parte del partito. Lo dice lo statuto, poi sarà la commissione di garanzia a prendere i provvedimenti”.
Di conseguenza, Marini non viene più riconosciuto dai vertici come coordinatore del circolo nord: “Al momento la sezione non ha un segretario – conferma Terrani – rispettiamo le scelte di tutti, ma sono loro ad essersi tirati fuori”.
La speranza, ad ogni modo, è che fra dieci giorni ci si possa ricompattare in vista di un eventuale ballottaggio. “Spero che l’intelligenza e il bene comune prevalgano e che si converga tutti su Aurora”, afferma Benigni. “Confido molto in questa possibilità, i programmi non sono troppo dissimili, mi auguro si possa fare. Non si possono ricommettere gli errori del 2016. Il risultato è alla nostra portata. Ce la faremo e se si andrà al secondo turno ci sarà la Bottiglieri”.
Alla presentazione della lista dei 24 candidati in consiglio comunale, le frecciate a chi è volato da Canducci non mancano. “Il Pd è uno soltanto – ribadisce Benigni – la partita che si gioca è anche quella dell’orgoglio, San Benedetto rivendicherà la propria autonomia. Non facciamoci ingannare, non esistono fotocopie. Ai cittadini che me lo chiedevano ho spiegato che ci sono figure che hanno abbandonato il partito e che si sono presentate in una lista diversa, non si possono confondere le acque. Il Pd non è un bus dove si sale e si scende a piacimento”.
Deciso anche l’intervento di Roberto Giobbi, responsabile del circolo centro: “Sono orgoglioso di essere del Pd. Io ho sempre rispettato ciò che il partito decideva. Non serve avere campioni in campo, occorre essere una squadra”.