SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Per le primarie del Pd c’è stata poca pubblicità a San Benedetto”. Lo sostiene Roberto Giobbi, segretario del circolo Pd, che lamenta la poca informazione promossa dal partito in merito a distribuzione e collocazione dei seggi.
“Questa cosa da una parte mi ha fatto un po’ arrabbiare perché sicuramente si doveva fare di più e meglio su questo aspetto, ma un po’ mi ha reso felice. Sapere che quelle persone in fila avessero cercato anche con evidente difficoltà il luogo dove poter votare il proprio segretario nazionale, mi ha ridato speranza nel futuro. Vedere persone con questa voglia di partecipazione, pazienti nel fare la fila, senza minimamente criticare il fatto di dover pagare 2 euro, fermarsi dopo aver votato a parlare tra di loro e con noi e sentire che nei loro discorsi tutti auspicavano unità e umiltà, era un chiaro sintomo che erano venuti a votare in maniera spontanea e che credevano ancora in noi”.
Prosegue Giobbi: “In passato spesso si è sentito ripetere che molti andavano a votare alle primarie perché “sollecitati” dai “capibastone” locali. Domenica ho avuto la netta sensazione che erano li perché volevano essere attori protagonisti e non semplici comparse. Si percepiva nel parlare con le persone in fila che si rendevano conto che il momento attraversato dal paese e dal Pd è molto incerto e che anche la loro presenza numerosa poteva servire per ripartire e iniziare una efficacia opera di contrasto a questo governo che ogni giorno mostra la sua vera faccia: essere volutamente un governo di destra estrema, sovranista e xenofoba”.
Conclude il segretario: “Alla fine della serata 422 simpatizzanti del PD sono venuti a votare nei seggi 1 e 2 del Comune, nel 2017 furono 497 un po’ di più ma votarono qui anche i terremotati che erano sfollati a San Benedetto. Abbiamo dovuto ristampare le schede elettorali e questo dimostra che abbiamo fatto meglio di quanto pensassero a Roma. Ha vinto Zingaretti che io ho sostenuto fin dall’inizio e spero sappia far tesoro degli errori di gestione del partito commessi nel passato”.