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Pd, congresso il 19 marzo. Sarà una campagna elettorale lampo

Si lavora per una candidatura unica, ma Perazzoli avverte: "Via i dirigenti che hanno contribuito alla mia sconfitta". Nessuna fusione dei circoli
Pubblicato il 26 Gennaio 2017

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Habemus data. Il congresso comunale del Partito Democratico si terrà il 19 marzo. Lo ha annunciato il commissario Antimo Di Francesco durante l’assemblea di mercoledì sera, andata in scena per la prima volta presso la sede di Via Damiano Chiesa a Porto d’Ascoli.

Il termine ultimo per i tesseramenti è stato fissato al 28 febbraio, con il lavoro di convalida delle iscrizioni che terrà impegnato il partito per tutta la settimana successiva. Ciascun candidato alla segreteria potrà presentare la propria mozione fino a sette giorni prima delle votazioni, mentre gli aspiranti coordinatori di circolo potranno sciogliere le riserve anche venti minuti prima l’apertura dei seggi.

Tempi strettissimi per una campagna elettorale lampo. Indizi che lascerebbero pensare alla possibilità di una candidatura unitaria, simbolo di riappacificazione dopo le pugnalate alle spalle e gli sgambetti effettuati alle passate amministrative.

Ma per seppellire l’ascia di guerra occorrerà resettare il partito. In altre parole, andranno rottamati i dirigenti che hanno regalato la città al centrodestra. “Non dovranno gareggiare coloro che hanno contribuito alla mia sconfitta”, ha ribadito Paolo Perazzoli. Se così non sarà, allora ci sarà da aspettarsi pure una contromossa dell’ex consigliere regionale.

Per quel che riguarda le sezioni, queste rimarranno tre: nord, centro e sud. Tutti d’accordo sulla necessità di arrivare ad una fusione delle prime due, tuttavia i tempi non sarebbero maturi.