ASCOLI PICENO. Onorevole Giorgia Latini qual era il suo sogno da bambina?
Da piccola avevo la passione per la danza e musica. Come tutte le bambine sognavo di diventare una star.
Laureata in giurisprudenza, abilitata alla professione forense. Cosa ricorda degli anni universitari?
È stato un periodo bellissimo. Ho frequentato l’università a Camerino. Pur essendo vicino a Fabriano, ho deciso di prendere casa lì e seguire le lezioni. Mi sono laureata in quattro anni poi ho superato l’esame di avvocato alla prima prova. Ricordo quel periodo con emozione. Sono stati anni molto belli, ho conosciuto tanti amici con cui mi sento ancora oggi.
Quando inizia ad appassionarsi alla politica?
Ho iniziato subito dopo l’università con la campagna elettorale di centrodestra a Fabriano. Avevo 26 anni. In seguito ho cominciato a militare in Forza Italia poi nel Popolo delle Libertà. Ho lavorato cinque anni a Roma, al fianco dell’onorevole Gregorio Fontana, segretario alla presidenza della Camera dei Deputati, responsabile a livello nazionale del PdL. E per altri due anni con il ministro Renato Brunetta, all’epoca del suo impegno nel dicastero della Pubblica amministrazione.
La sua carriera da amministratrice inizia come assessore, ad Ascoli, nel 2014. Poi la Camera, la Regione e ancora la Camera dei Deputati con un importante incarico in Commissione Cultura. Un’attività particolarmente intensa. Ha affermato che questo suo incarico in Parlamento rappresenta anche un’occasione per le Marche.
È davvero un’occasione. È un impegno che riprendo, dopo la mia prima legislatura in Parlamento, arricchito adesso dall’esperienza di due anni in Regione Marche come assessore: è stato un periodo di grande crescita per il territorio. Continuerò a mettere a disposizione il mio lavoro per le nostre Marche.
Lei è madre di Pietro e Michelangelo. Quali sono i valori fondamentali che cerca di trasmettere ai suoi figli?
Insegno loro i valori del rispetto e della lealtà. E poi a non pensare solo ai propri obiettivi personali: è importante fare squadra e collaborare con gli altri. Mi piace ricordare Cicerone: “L’eredità più bella e migliore di ogni patrimonio che i genitori possano lasciare ai figli è l’esempio di una vita onesta”.
