SAN BENEDETTO DEL TRONTO. E’ passato con 13 voti favorevoli il punto sul bilancio di previsione e l’aggiornamento del documento unico di programmazione 2024-2026. Un’approvazione arrivata al termine di un lungo confronto, a tratti aspro, con la maggioranza che è dovuta rimanere compatta per tutto il tempo per portare a casa l’obiettivo.
Tra le voci in entrata, l’assessore Domenico Pellei ha evidenziato per l’anno in corso il gettito Imu per 14.400.000 euro e l’entrata della tassa rifiuti per 12,5 milioni di euro.
Le spese
Sul fronte delle spese di investimento, anche grazie ai finanziamenti provenienti dal Pnrr, si prevedono la ristrutturazione dell’immobile di via Saffi, gli interventi di adeguamento sismico dell’ex sede municipale di piazza Battisti, la realizzazione di un info point alla Torre sul Porto della Riserva Naturale Sentina.
Anche i lavori di ristrutturazione della piscina comunale ‘Primo Gregori’, le manutenzioni straordinarie agli asfalti in diverse vie cittadine e la messa in sicurezza dello stadio comunale ‘Riviera delle Palme’.
“Al vostro terzo bilancio ancora non avete visione, idee e progetti per la città”, ha accusato il ‘verde’ Paolo Canducci. “Andate avanti per inerzia. Se le poltrone avessero le rotelle, ve le portereste a casa. Ci venite a dire che quest’anno non aumenta nulla, dimenticando che avete aumentato per due bilanci di seguito tutto. Non c’è mai stato così tanto denaro a disposizione negli ultimi quindici anni grazie al Pnrr. Oggi avremmo voluto sentire la politica. Nel 2023 gli incarichi esterni hanno toccato gli 800 mila euro. Fare opposizione a voi è inutile. La città vi ha espulso, senza aspettare la fine del mandato. Non siete interlocutori di nessuno. Nessuno pensa che parlando con voi si possa risolvere un problema”.
A destra, l’affondo è giunto dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Traini: “Il cambio di passo si sarebbe dovuto basare sulla partecipazione dei cittadini e sulla trasparenza. Così non è stato. Sulla Tari non possiamo affermare con certezza che non aumenterà. Manca un’analisi puntuale. In tal senso, non è assolutamente corretto prevedere agevolazioni prescindendo dal reddito del nucleo familiare e dall’Isee. Così facendo si potrebbero verificare paradossi incredibili, come nuclei familiari numerosi dove lavorano più persone che ottengono agevolazioni e nuclei con meno persone, dove lavora solo un componente, che non ottengono nulla”.
Duro il giudizio di Giorgio De Vecchis: “E’ difficile commentare un bilancio del genere. Nessuna indicazione, nessuna programmazione. Vi vantate di grandi investimenti, tuttavia ai tempi di Martinelli si toccavano grandi cifre senza aumentare le tasse e senza il sostegno del Pnrr. Si continuano a spendere soldi in maniera pesante, per esempio per la segreteria del sindaco”.
A prendere le difese dell’amministrazione ci ha pensato Umberto Pasquali: “Non abbiamo fatto nulla? La verità è che stiamo portando a termine tutte le promesse delle passate giunte, come la realizzazione della nuova sede dei vigili, i progetti di piazza San Pio X e Montebello, il lungomare e le riqualificazioni di villa Rambelli e del vecchio Municipio. Siamo in tredici, ma non c’è opposizione che ci possa scalfire”.
Caso Start
L’assise si era precedentemente animata durante la discussione sul tema Start. Giorgio De Vecchis e Canducci avevano interrogato Spazzafumo sulla decisione di allargare da tre a cinque il numero dei componenti del Cda e sull’assenza di figure femminili nel consiglio.
“L’incremento è stato deciso ai sensi dell’articolo 18 dello statuto”, ha precisato il primo cittadino. “La decisione è stata assunta all’unanimità ed è finalizzata ad un migliore ed efficace raccordo con i vari territori”. Riguardo alla parità di genere non rispettata, il sindaco ha invece specificato che “anche in precedenza erano tutti maschi” e che “la Start ritiene di non rientrare nel novero delle società a controllo pubblico, non ritenendo dunque di dover tenere conto della normativa sull’equilibrio di genere”.
Parole che hanno scatenato la reazione stizzita di Canducci: “Sindaco, questa città cosa le ha fatto di male? La risposta sembra che gliela abbia scritta la stessa Start. Lei oggi ci informa che si passa da 3 a 5 perché lo prevedo lo statuto. Forse non ha il coraggio di dire che altrimenti avrebbe scontentato il primo cittadino di Ascoli”.
Ex bocciofila
Sempre Spazzafumo ha aggiornato l’emiciclo sulla situazione dell’area dell’ex bocciofila, a due passi dal centro: “Era tutto fermo dal 2013, bisognava rimetterci mano e ripulirla ed è stato fatto grazie alla collaborazione con Coldiretti. Bisogna togliere una parte di fabbricato ancora esistente, ad ogni modo abbiamo usato quel perimetro per gli eventi e abbiamo deciso di utilizzarlo pure per le prossime manifestazioni estive”.
Bar Buozzi
E’ stata inoltre affrontata nuovamente la questione relativa al Bar Buozzi, con il vicesindaco Tonino Capriotti che ha annunciato un incontro nei prossimi giorni con il precedente assegnatario. E’ infatti assai probabile che la gestione estiva, da giugno a settembre, venga affidata a chi se ne è occupato negli ultimi anni. “Il nuovo bando non è stato ancora pubblicato a causa del cambio di dirigenti, ma l’amministrazione ha già fornito gli indirizzi”.