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Piunti a Pellei: “Ha la febbre e dà la colpa al termometro”

L'ex sindaco parla della vicenda delle tariffe. Ma anche degli incarichi: "Se i dipendenti sono pochi non si possono concentrare in aree non strategiche"
Pubblicato il 29 Dicembre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’assessore al bilancio Domenico Pellei minimizza, in consiglio comunale, la vicenda delle tariffe sui parcheggi avvenuta lo scorso e venuto fuori soltanto in questi giorni. L’anno scorso qualcuno pagò una cifra e qualcuno ne pagò un’altra. Dal momento che una delibera di giunta cambiò la cifra da versare oltre due settimane dopo che si aprì la finestra dei pagamenti.

Pellei parla di “informazioni sbagliate” diffuse da questo giornale (ad onor del vero parlano le carte e i pagamenti sostenuti dai titolari dei suddetti permessi). Sulla vicenda, durante l’assise, è intervenuto anche il consigliere di Forza Italia Pasqualino Piunti: “Prendersela con chi oggi fa presente queste situazioni – ha spiegato – è come fare come quella persona che ha la febbre e da la colpa al termometro”.

La polemica

L’assessore Domenico Pellei

“Sarebbe bene invece prenderne atto e fare una riflessione. Invece no” continua Piunti che parla di “letterine di Natale”. Si riferisce agli interventi dei consiglieri Domenico Novelli e Umberto Pasquali a sostegno dell’amministrazione comunale. “Letterine che parlano di tutto. Parlano di asfalto e lungomare senza considerare la situazione che si sta vivendo da due anni a questa parte. Letterine che vogliono dire che non si ha la volontà di migliorare”.

Un atteggiamento sbagliato per l’ex sindaco: “Così come è sbagliato l’atteggiamento della spesa a tutti i costi. Parliamo di incarichi sulla comunicazione che però non risolvono le legittime lagnanze dei cittadini. Quelle che ci sono sempre state. E che ci saranno sempre per carità. Ma in qualche percentuale bisognerà pure ascoltarle”.

Piunti torna anche sulla situazione del personale citando gli incarichi esterni. “Se i dipendenti sono troppi allora non ha senso dare incarichi esterni. Non si giustificano. Se sono pochi allora non possiamo permetterci di concentrarli tutti in un settore che non è strategico”.

I fondi non intercettati

L’ex primo cittadino parla anche della vicenda dei bando perso per la vasca esterna della piscina. “Non ci si può giustificare cambiando le parole e dicendo che non sono stati intercettati. Il portiere che prende il gol cosa fa? Dice che non è vero che non ha preso il gol ma che non ha intercettato la palla?”.

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