di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Nuovo colpo di scena in consiglio comunale. Al momento dell’approvazione del bilancio consolidato, Umberto Pasquali annuncia la propria astensione che porta ad un pareggio (12 a 12) tra favorevoli e contrari. In questo modo il punto viene rinviato strategicamente alla prossima assise utile, come spiega il diretto interessato: “Ci permetterà di verificare se la maggioranza è disposta a trovare la soluzione a questa crisi. Io aspetto la proposta del sindaco”.
Un atteggiamento ‘machiavellico’, concordato con la collega Martina De Renzis che invece si esprime positivamente, in modo da non far cadere l’amministrazione sul consolidato, tenendola allo stesso tempo ‘appesa’ per le prossime settimane.
I giorni a venire, pertanto, risulteranno decisivi, con Pasquali che tiene di fatto sotto scacco l’intera coalizione di Spazzafumo. Lo si era visto già qualche ora prima, quando lo stesso esponente del misto aveva dato l’ok all’approvazione delle variazioni di bilancio – non passate il 10 settembre – lanciando al contempo l’ultimatum al primo cittadino.
“Queste delibere dovevano servire per farvi capire che qualcosa deve cambiare – aveva affermato Pasquali – non abbiamo niente contro l’assessore Pellei, ma mi hanno insegnato in politica che se vuoi mettere in difficoltà l’amministrazione devi bloccare il bilancio, altrimenti tutto va avanti. Avete avuto un mese di tempo per discutere sul perché si è arrivati a questa situazione e per risolvere i problemi. Avete preso la scorciatoia, ossia andare a trovare all’opposizione i voti per sostituirci. Stiamo esattamente come un mese fa. Non vi siete chiesti perché è successo tutto questo. Non ho mai difeso Bruno Gabrielli in quanto persona, ma per il suo lavoro. Non scambiate questo voto per una nostra resa, è un’apertura di credito che vi facciamo. Dovete capire cosa fare. Non vi daremo uno, due mesi per arrivare al bilancio. Noi sappiamo quello che vogliamo, pensateci bene”.
La fotografia della crisi viene ovviamente commentata in modo critico dall’opposizione. “L’apertura di credito di Pasquali è un tirare a campare, è evidente”, sentenzia Paolo Canducci, seguito a ruota da Giorgio De Vecchis: “Pasquali ha dato un’apertura di credito, ma a cosa? Un sindaco dignitoso si sarebbe già dimesso. Dignitosamente avrebbe preso atto della situazione. Pensate di andare avanti così? Vi pare giusto nei confronti della città? Siete vergognosi, siamo di fronte ad uno scadimento totale. La maggioranza non esiste più. Si faceva poco o niente prima, non si fa più niente ora. Mi auguro che i consiglieri stacchino la spina”.
Tra i banchi del centrodestra, è Pasqualino Piunti a trarre le conclusioni: “Non c’è una maggioranza coesa che porti convintamente a termine i punti all’ordine del giorno. Ci sono due strade: o si dimezzano sogni, o si raddoppia coraggio. Oppure c’è la terza opzione, che è il senso di responsabilità”.
L’operazione targata Pasquali avviene sotto gli occhi di uno Spazzafumo che subisce la ‘paralisi’ dei lavori del consiglio, senza intervenire. “Il sindaco non prende la parola, non reagisce e non fa ciò che dovrebbe fare – tuona ancora De Vecchis – Pasquali lo ha sfiduciato già una volta e lo risfiducia oggi. Questo stillicidio non fa bene a nessuno”.