SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Appena insediata e già nel mirino dell’opposizione. Luciana Barlocci si scaglia contro il neo assessore alla cultura e alle pari opportunità Lia Sebastiani: “Non è stata nemmeno presentata ai consiglieri di minoranza e alla città, come di prassi accade quando in amministrazione c’è un nuovo ingresso”, osserva l’esponente del gruppo misto.
L’ex consigliera di maggioranza accusa: “Non dà appuntamento ai membri della Commissione delle Pari Opportunità che la cercano da un po’, rinviando tutto a dopo le feste. Eppure, fra le prime regole di una carica di esponente di giunta c’è l’ascolto ed il confronto con i soggetti a diverso titolo interessati. Vale per tutti, ma per un assessore che detiene queste deleghe è imprescindibile”.
L’affondo della Barlocci, però, non si ferma qui: “Non è mancata alla prima giunta dopo l’insediamento. Quella per intenderci dove fra le altre delibere si è votato l’accordo per elargire il contributo di 30 mila euro ai gestori del Bambinopoli. Un carteggio imponente il quale, anche per una persona abituata a leggere atti pubblici, necessitava di approfondimenti almeno di svariati giorni. Lo stesso accordo a cui si oppose fermamente l’ex assessore Lina Lazzari e che invece la Sebastiani ha ritenuto di avallare. Medesimo accordo a cui mi opposi anch’io fermamente più di un anno fa, che il sindaco non prese bene per niente, al punto di convocare di domenica una riunione degli affezionatissimi suoi capigruppo che decretarono, dall’alto della loro ignoranza politica e delle norme che regolano il mandato dei consiglieri comunali, la mia cacciata dalla maggioranza”.