sabato 14 Giugno 2025
Ultimo aggiornamento 16:00
sabato 14 Giugno 2025
Ultimo aggiornamento 16:00
Cerca

Parcheggi alla Sentina, l’opposizione in assemblea: “La riqualificazione sia a vantaggio delle persone, non delle auto”

Canducci: "L’amministrazione venga in consiglio comunale a presentare il progetto". L'architetto Benigni: “Il problema è che per realizzare le opere pubbliche servono i soldi del privato”
Pubblicato il 27 Luglio 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Non bisogna inseguire l’iniziativa privata, perché persegue obiettivi differenti dal pubblico”. Lo ha affermato Paolo Canducci nel corso dell’assemblea pubblica in via Mare organizzata per discutere del progetto dei parcheggi interrati alla Sentina.

La contrarietà è stata ribadita dal capogruppo dei Verdi, che ha ricordato ancora una volta come su via del Cacciatore e zone limitrofe sia ancora previsto un intervento di verde pubblico incluso negli oneri di urbanizzazione del progetto casa Ex Remer. “2,3 milioni sono stati incassati, mentre gli altri 700 mila euro che mancano si potrebbero utilizzare, destinandoli su via del Cacciatore per un parco o una pineta”.

Canducci si è quindi rivolto polemicamente all’amministrazione Spazzafumo, evidenziando quelli che – a suo avviso – sono i limiti della squadra di governo: “Si è impegnata a realizzare il nuovo piano regolatore, ma al momento non c’è niente, se non le promesse. In consiglio comunale siamo 12 contro 13, possiamo solo evidenziare i difetti e i problemi esistenti. L’amministrazione venga in assise a presentare il progetto e ad ottenere la maggioranza”.

L’elaborato della Saxa riguarda un’area globale di 9400 metri quadrati. Di questi, il parcheggio interrato previsto ne occuperebbe 2700. Il progetto, che interessa l’area verde in via Goffredo da Buglione, include la sistemazione di 70 parcheggi esistenti di fronte all’Elite, per passare ai citati garage interrati posti proprio sotto alle zone di sosta a cielo aperto. Ed ancora, spazio ad una piazzetta a disposizione del quartiere, ad un locale con bagno da destinare al comitato di quartiere e ad un nuovo marciapiede su via del Cacciatore.

“Il problema è che per realizzare le opere pubbliche servono i soldi del privato”, ha osservato l’architetto Guido Benigni: “Parlare ulteriormente di impermeabilizzazione del suolo è fuorviante. Bisogna affrontare il problema dei cambiamenti climatici”.

In merito ai parcheggi, i residenti continuano a puntare lo sguardo allo spazio a disposizione sotto alla sopraelevata, dove sono realizzabili circa cento posti auto all’ombra.

“Quella in oggetto è una zona abbandonata e tutti ne desiderano la riqualificazione, ma a vantaggio delle persone, non delle macchine”, ha dichiarato Aurora Bottiglieri.  “C’è già un supermercato, l’impermeabilizzazione del suolo è già avvenuta. Con la scusa dell’abbandono è stata avanzata questa proposta”.

Luciana Barlocci ha invece citato la recente alluvione dell’Emilia Romagna: “Deve insegnarci qualcosa, il consumo di suolo è un fatto serissimo. Io sono all’opposizione, però nel 2021 vinsi le elezioni. Sposai un progetto che prevedeva il no alle varianti e il no al consumo di suolo. Voglio sperare che i miei ex colleghi riprendano i discorsi del passato. Dobbiamo pensare a città vivibili, San Benedetto non lo è più”.