SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Riportiamo un commovente ricordo della figura di Nazzareno Torquati da parte dell’ex sindaco Paolo Perazzoli. Fu lui che lo volle in squadra nella sua giunta comunale.
Le mie più sentite condoglianze alla moglie Luisa, agli amati figli, ai fratelli e ai parenti tutti.
Nazzareno Torquati ha avuto la fortuna di incontrare e innamorarsi di Luisa, sua moglie, una delle poche persone in grado di calmarlo quando si accendeva, aiutandolo a superare fasi difficili della sua vita.
Con i figli aveva intrapreso una iniziativa di successo nel campo dei prodotti biologici, da sempre una sua passione. Ho conosciuto Nazareno nel lontano gennaio 1973 a Taranto, durante il CAR per il servizio di leva nella Marina Militare; mentre passeggiavo nel piazzale della caserma ho sentito provenire da una piccola pineta l’eco di persone che cantavano Bandiera Rossa. Nazareno era uno di questi.
Dopo aver fatto il marinaio e fondato il sindacato pescatori ha iniziato l’attività di imprenditore alla guida della cooperativa Adriacoop. Spesso in contrasto con la Lega delle Cooperative, perché Nazzareno era convinto delle sue idee e le difendeva con grande combattività; posizioni che sovente si scontravano con quelle nazionali.
Sempre in direzione ostinata e contraria.
Ci siamo reincontrati nel 1993, quando gli chiedemmo di candidarsi al Consiglio comunale. Venne eletto ed ebbe la delega alle attività marinare, che affrontò con il consueto entusiasmo e spirito di iniziativa; rieletto nel 1997 svolse il compito di Assessore alle attività produttive.
Numerosi furono gli interventi realizzati grazie alle sue iniziative sulle banchine, lo scalo di alaggio e soprattutto il nuovo Mercato Ittico e la concessione della Casa del Pescatore.
Nello stesso periodo si impegnò con generosità coinvolgendo altri imprenditori per salvare la Samb, pur non essendo un appassionato di calcio; numerosi furono i viaggi con la sua Saab a Roma presso la Lega Dilettanti di calcio.
Grazie a lui e ad un grande azzardo organizzammo il più grande evento sportivo nella storia sambenedettese: l’incontro di calcio Bayern Monaco e Juventus. Da molti anni una delle sue battaglie era quella per una città grande, senza barriere architettoniche, sociali e culturali.
In tutti i campi è stato un combattente visionario, mai rassegnato, con una tenacia e una forza d’animo incredibile. Ci lascia un esempio di umanità, generosità e coerenza. Un bell’esempio in questi tempi tristi.